Paper week, studenti in visita alla Cartiera dell’Adda. «Qui la sostenibilità vera»

Calolziocorte

Capire cosa succede dopo aver gettato la carta nel bidone della raccolta differenziata. Toccare con mano il percorso di trasformazione degli scarti in nuova materia prima. È l’esperienza vissuta questa mattina dagli studenti delle classi prime del liceo scientifico tradizionale e del liceo musicale Grassi di Lecco, in visita alla Cartiera dell’Adda di Calolziocorte nell’ambito della Paper Week, la settimana nazionale dell’informazione e della formazione sulla raccolta, sul riciclo e sulla produzione di carta e cartone promossa da Comieco.

Un’opportunità concreta per avvicinare i giovani ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare, resa possibile grazie all’impegno della Cartiera dell’Adda, parte del gruppo Paper Board Alliance, che da anni apre le proprie porte alle scuole e al territorio, favorendo momenti di conoscenza diretta dei propri processi produttivi.

«Abbiamo scelto il venerdì della Paper Week per accogliere i ragazzi – ha spiegato Guido Passari, direttore dello stabilimento – ma in realtà le nostre porte sono aperte tutto l’anno: nel 2024 abbiamo registrato oltre 900 presenze, in gran parte studenti. È importante che le persone vedano concretamente che cosa succede alla carta che separano a casa. Solo così si comprende davvero il valore di un piccolo gesto quotidiano».

Durante la visita, studenti e docenti hanno potuto osservare da vicino l’intero ciclo produttivo: dal conferimento delle balle di carta riciclata, alla loro pulizia e selezione, fino alla realizzazione dei prodotti finiti. Non solo carta da imballaggio, ma anche anime industriali – i tubi rigidi utilizzati per avvolgere materiali flessibili – realizzate a partire da materiale interamente riciclato.

«La nostra azienda nasce nel 1958 e già allora ha iniziato a utilizzare il macero come materia prima – ha ricordato Passari – La raccolta differenziata in Italia è iniziata solo nel 1997: noi facevamo riciclo quarant’anni prima. È questa la sostenibilità vera, non solo quella di cui si parla oggi».

La Cartiera dell’Adda si trova all’interno del Parco Adda Nord, un contesto naturalistico che impone scelte produttive attente all’impatto ambientale. Anche questo aspetto è stato messo in luce nel corso della visita, con particolare attenzione alla gestione delle risorse idriche e all’autoproduzione energetica. L’azienda risponde con tecnologie a basso impatto e un approccio prudente nell’utilizzo di ogni risorsa. “Usiamo solo 4 metri cubi d’acqua per tonnellata di carta prodotta, un dato molto basso rispetto agli standard – ha aggiunto il direttore - E per la produzione di vapore ci affidiamo a una centrale a biomasse alimentata dal cippato derivante dalla pulizia dei boschi e del verde pubblico”.

Grande attenzione anche alla separazione dei materiali: la carta che arriva in cartiera spesso contiene plastica, ferro, alluminio. Tutti elementi che vengono accuratamente selezionati per essere inviati agli impianti di trattamento dedicati, evitando sprechi e valorizzando ogni scarto.

Un approccio integrato e coerente con i principi dell’economia circolare, che la cartiera ha voluto trasmettere agli studenti non solo con le parole, ma con l’esperienza diretta. Perché comprendere il ciclo della carta significa diventare cittadini più consapevoli. “È importante che questa sensibilizzazione parta dai giovani – ha concluso Passari – Noi siamo ospiti di un territorio prezioso e fragile, ed è nostro compito custodirlo. Ma è anche responsabilità di tutti fare la propria parte, ogni giorno”.

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