Ordine architetti: «Vogliamo stanare

i giovani iscritti»

Presentata ieri in città la nuova squadra. Presidente è Andrea Forni, segretaria Giulia Maria Vitali. «Bisogna coinvolgerli e capire le loro problematiche».

Si è presentato ieri, nella sede di via delle Pergole, il nuovo consiglio dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Sondrio che rimarrà in carica nel quadriennio 2017-2021. Il nuovo presidente, l’architetto Andrea Forni, affiancato dal segretario Giulia Maria Vitali, dal tesoriere Carlo Murgolo e da tutti gli altri consiglieri ha dapprima voluto ringraziare i componenti del consiglio uscente Claudio Botacchi, Giuseppe Galimberti, Nicola Stefanelli e Giovanni Vanoi e ha poi illustrato le linee programmatiche della sua squadra per i prossimi quattro anni: «Il nuovo consiglio - ha sottolineato Forni - si pone in continuità con quello precedente. Uno dei nostri obiettivi è quello di partecipare alle varie attività degli organi superiori come il consiglio nazionale, la consulta regionale e l’associazione degli architetti dell’arco alpino. In particolare quest’ultima costituisce un buon inizio per portare avanti un confronto non solamente tecnico, ma anche culturale su un’area, come quella appunto dell’arco alpino, che è interessante da un punto di vista paesaggistico ed economico».

Uno sguardo rivolto in maniera costante alle dinamiche esterne, dunque, ma anche una grande attenzione a quanto accade all’interno dell’Ordine della provincia di Sondrio con la precisa volontà di un coinvolgimento sempre più marcato delle giovani generazioni di architetti: «Vogliamo andare a “stanare” i giovani iscritti - ha proseguito Andrea Forni - coinvolgerli con gli strumenti moderni come il sito internet e i social e capire le loro problematiche e la loro situazione lavorativa. Attualmente, infatti, percepiamo uno “scollamento” e un mancato avvicinamento alla vita dell’Ordine da parte proprio delle nuove generazioni».

Non si trascura, poi, l’aspetto legato alla formazione degli iscritti, con un occhio di riguardo a quegli iscritti che non esercitano attualmente la professione, ma sono impegnati all’interno degli enti locali o, ancora, si dedicano all’insegnamento, e, più in generale, della divulgazione della cultura dell’architettura: «Vogliamo - ha sottolineato il segretario Giulia Maria Vitali - promuovere la cultura dell’architettura sia attraverso la formazione specifica per gli iscritti, importante per la loro crescita professionale, specialmente in un territorio come il nostro un po’ tagliato fuori dai principali circuiti culturali, sia attraverso la divulgazione alle altre componenti della società visto che siamo convinti che l’architettura sia un aspetto culturale importante e affinché vengano operate delle scelte c’è bisogno di avere coscienza delle problematiche legate, ad esempio, al paesaggio. La nostra categoria - ha aggiunto - può dare un apporto importante in questo senso e farsi carico di questo impegno culturale e sociale».

E, sotto questo profilo, l’Ordine non trascura nemmeno l’attività nelle scuole: nei mesi scorsi, ad esempio, è andata in scena l’iniziativa “Architettura e architetti” grazie alla quale l’Ordine stesso si è presentato nelle scuole della provincia di Sondrio, in particolare agli studenti della quarta e quinta superiore: «Un’attività puramente informativa e non orientativa - ha precisato il presidente dell’ordine Andrea Forni - e che abbiamo intenzione di ripetere visto che si è trattato di un’esperienza interessante anche dal punto di vista umano e del confronto delle esperienze formative e professionali tra i vari colleghi».

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