Economia / Sondrio e cintura
Lunedì 16 Luglio 2018
Olimpiadi, il sostegno di Sankt Moritz
La collaborazione con Milano e la Valtellina apprezzata dal Comune engadinese - Il sindaco: «Idea molto buona». L’assessore Sertori: «La parte del leone per l’area neve la farebbe la provincia» - Il verdetto forse il primo agosto.
«Noi siamo aperti alla collaborazione con Milano: è un’idea molto buona». L’idea dei Giochi invernali assegnati al capoluogo lombardo, ma con alcune gare in Engadina, interessa anche al sindaco di Sankt Moritz Sigi Asprion.
A poco più di un anno dalla bocciatura del sogno olimpico nei Grigioni, a Sankt Moritz si torna a parlare di Olimpiadi invernali del 2026. Ma stavolta la candidatura potrebbe arrivare da Milano, che vuole portare i Giochi in Lombardia e per alcune gare punta sulle piste della località grigionese. Ieri la giunta meneghina ha approvato la proposta di delibera di presentazione della candidatura della città a ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici.
Secondo il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, che a Pontresina ha una casa per le vacanze, la carta vincente per battere la concorrenza di Torino e Cortina d’Ampezzo, e poi per farsi strada a livello internazionale, sarà l’alleanza con l’Alta Valtellina, dove si terranno le gare di sci alpino e sci nordico, e con Sankt Moritz. L’Engadina, che dista da Milano circa 180 chilometri, potrà accogliere le prove di bob, skeleton, slittino e forse quelle di salto con gli sci e combinata nordica.
L’ipotesi di una collaborazione è apprezzata anche nel Comune engadinese che ospitò le Olimpiadi nel 1928 e nel 1948. Lo conferma il primo cittadino Asprion. «Siamo interessati a lavorare insieme a Milano - assicura dalla località che quest’estate propone ben 450 eventi ai turisti -. Trovo che la candidatura milanese sia un’idea molto buona, anche perché si punta sull’utilizzo di infrastrutture esistenti. Noi abbiamo le piste per bob e skeleton, sono a disposizione». Bisognerà valutare, invece, la situazione del trampolino per salto e combinata. Se ne parlerà, eventualmente, in caso di ufficializzazione della proposta di Milano. Nel febbraio del 2017 la popolazione grigionese aveva detto “no”, per la seconda volta in quattro anni, alla candidatura di località del Cantone. Ma stavolta i costi sarebbero decisamente minori e il dibattito sarebbe ben diverso.
Intanto resta accesa la sfida per conquistare la candidatura fra Torino, Cortina o Milano. Martedì il Comitato olimpico italiano ha deciso di inviare a quello internazionale una candidatura ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026. Ma il nome della città candidata sarà deciso nelle prossime settimane. Forse già il primo agosto. Il dossier presentato dal Comune di Milano e da Regione Lombardia prevede, come premesso, sfide sul ghiaccio e sulla neve anche in provincia di Sondrio e in Engadina.
La possibilità di organizzare un evento low cost, oltre all’ottima riuscita di una fiera mondiale come Expo 2015 e alla presenza di esponenti politici di diverso colore - da un lato Beppe Sala del Pd, dall’altro la Regione a guida leghista - rappresentano dei punti di forza per Milano. «La parte del leone per l’area neve la farebbe la Valtellina - commenta l’assessore regionale alla Montagna Massimo Sertori -. Un’iniziativa di questo tipo sarebbe un acceleratore per le opere che si potrebbero utilizzare anche dopo la manifestazione. Penso al completamento delle tangenziali e alla ferrovia con il progetto finalizzato alla riduzione dei tempi di percorrenza della Milano-Tirano. La sinergia fra il capoluogo lombardo, Sondrio e Sankt Moritz ha un forte valore anche a livello internazionale. Abbiamo molte assonanze con l’Engadina. Le Olimpiadi valorizzerebbero i legami fra questi territori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA