Offerta Bper, la Popolare schiera i suoi advisor

La nomina è arrivata nel corso della riunione del cda dell’istituto di credito di piazza Garibaldi presieduto da Francesco Venosta. Esattamente come nel caso della prima risposta all’offerta di Bper, anche la decisione di oggi è stata assunta con la sola astensione di Roberto Giay, uomo di riferimento di Unipol

Sondrio

Offerta di Bper, la Banca popolare di Sondrio schiera i suoi advisor. Bank of Amerika securities e Morgan Stanley & Co. International plc per la parte finanziaria e lo Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici e Clifford Chance in qualità di consulenti legali, saranno loro ad assistere il consiglio di amministrazione della Banca popolare di Sondrio nello svolgimento delle attività di competenza in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle sue azioni annunciata il 6 febbraio da Bper Banca.

La nomina è arrivata nel corso della riunione del cda dell’istituto di credito di piazza Garibaldi presieduto da Francesco Venosta. Esattamente come nel caso della prima risposta all’offerta di Bper, quando il cda della Popolare disse «no, grazie», anche la decisione di oggi è stata assunta con la sola astensione di Roberto Giay, uomo di riferimento di Unipol, l’azionista di maggioranza della Popolare (e anche di Bper) che già all’indomani dell’annuncio aveva espresso giudizi lusinghieri sull’operazione.

Ma non è tutto. Il consiglio di amministrazione ha anche monitorato l’andamento dei corsi azionari della popolare di Sondrio e di Bper nel periodo successivo all’annuncio dell’offerta di scambio prendendo atto che il rapporto di scambio dell’offerta - 1,450 azioni ordinarie di Bper di nuova emissione per ogni azione della Popolare di Sondrio - «continua a esprimere uno sconto implicito che, rispetto al prezzo ufficiale in data 25 febbraio 2025, è pari a circa il 3%».

Il titolo della Popolare di Sondrio ha chiuso in rialzo del 2,7% a 10,63 euro per azione mentre quello di Bper ha guadagnato il 2% a 7,10 per azione. «Nel rispetto delle disposizioni applicabili – si legge nella nota ufficiale diramata in serata dal board - il consiglio di amministrazione continuerà a operare con l’obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti e i portatori d’interesse, in coerenza con le attività già comunicate al mercato e a quelle in corso di attuazione». Tra queste ultime è inclusa la presentazione al mercato del nuovo Piano industriale 2025-2027 prevista per il 12 marzo.

Oltre a questo il cda dichiara che non trascurerà «l’analisi di opzioni strategiche che possano accelerare il percorso di creazione di valore della Banca, riservandosi di effettuare ogni valutazione sull’Offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge».

Nel corso della prima seduta straordinaria subito dopo l’annuncio dell’offerta, il cda della Popolare, forte dei risultati di bilancio 2024 che si è chiuso con un utile netto pari a 574,9 milioni di euro in crescita del 24,7%, aveva rivendicato l’autonomia giuridica e decisionale della banca, e quindi il ruolo di istituto di riferimento per famiglie, professionisti, imprese di piccole e grandi dimensioni, istituti ed enti locali nei contesti economico-sociali in cui opera, situati nelle aree di maggior ricchezza e dinamismo del Paese. Un’identità di banca della comunità che è stata riconosciuta, sottolineata e rivendicata anche dalle istituzioni e dalle categorie imprenditoriali del territorio. Senza dimenticare il Comitato per l’autonomia e l’indipendenza della Popolare e l’associazione dei piccoli azionisti “Insieme per la Popolare”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA