Manca poco per i Giochi Olimpici 2024 che si svolgeranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto, un appuntamento che vedrà protagonista anche la Valtellina del vino.
La notizia di qualche giorno fa è relativa al fatto che nella carta vini del ristorante di Casa Italia, a cura dello chef stellato Davide Oldani, ci sarà anche un’etichetta valtellinese, lo Sfursat Carlo Negri, Sforzato di Valtellina Docg 2019. Un ulteriore riconoscimento per il comparto del vino locale grazie al ruolo di ambasciatore svolto dalla Nino Negri, che negli anni ha saputo conquistare numerosi riconoscimenti tenendo alta la bandiera del vino valtellinese in Italia e nel mondo, raccontando l’arte dei muretti a secco dove cresce il Nebbiolo di montagna, chiamato da queste parti Chiavennasca.
Lo Sfursat Carlo Negri sarà chiamato a rappresentare la Lombardia, inserito come unico vino della regione in una carta dei vini speciale che comprende 32 prestigiose etichette di 29 cantine, con16 vini rossi, 10 bianchi e 6 rosé, una selezione di livello assoluto che valorizza le principali denominazioni in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
Questa la fotografia del ‘made in Italy’ enologico a Casa Italia Parigi 2024 all’interno di Casa Italia, format ideato per la prima volta in occasione dei Giochi Olimpici estivi di Los Angeles 1984, diventata negli anni parte dell’identità olimpica della squadra e del nostro paese. Casa Italia avrà sede quest’anno a Le Pré Catelan, nel parco più vasto della città, il Bois de Boulogne, vicinissimo agli Champs Elysèes. La scelta del CONI è ricaduta su un luogo simbolo dello spirito olimpico, visto che a Le Pré Catelan, nel giugno 1894, il Barone Pierre De Coubertin festeggiò un traguardo importante per la storia dei cinque cerchi, quando fu stabilito che i primi Giochi olimpici dell’era moderna si sarebbero svolti ad Atene nel 1896 e venne istituito il Comité International Olimpique per curarne l’organizzazione.
Negli stessi tempi qualche anno dopo nel 1897, Nino Negri decise di avviare l’attività vitivinicola e di fondare la cantina che porta ancora oggi il suo nome, corsi e ricorsi storici. L’hospitality house del team italiano quest’anno si ispira al concetto di Ensemble e celebra i 40 anni dalla fondazione con un inno all’armonia. Grande orgoglio e soddisfazione da parte della cantina Nino Negri, parte del Gruppo Italiano Vini, che vede anche un’altra cantina far parte della spedizione enoica olimpica, Re Manfredi in Basilicata, con l’etichetta Serpara, un Aglianico del Vulture Superiore docg 2017. Per la Valtellina del vino si tratta quindi di un antipasto olimpico in vista dei Giochi Olimpici invernale di Milano-Cortina 2026, quando sulle nostre montagne verranno assegnate alcune delle medaglie più importanti di una rassegna che tutti aspettano con trepidazione.
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