Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 23 Ottobre 2013
Niente tagli all’Inps di Sondrio
Dal lavoro ispettivo 500mila euro
Gli ispettori sono sempre cinque da dieci anni Ogni anno in provincia effettuano 400 controlli
L’allarme relativo a un taglio degli ispettori Inps nei vari territori lombardi, non riguarda la provincia di Sondrio: in Valtellina e Valchiavenna, infatti, il numero di ispettori è rimasto inalterato negli ultimi dieci anni.
In provincia di Sondrio gli ispettori dell’Inps deputati ai controlli nelle aziende e nei cantieri sono cinque, un numero che non è cambiato negli ultimi dieci anni.
In media gli ispettori portano a termine 400 controlli all’anno, quindi più di uno al giorno: l’attività ispettiva determina sanzioni civili sugli importi accertati per una cifra pari, in media, a 500mila euro all’anno.
I dati vengono confermati anche da Luigi Leoncelli della Cgil di Sondrio: «Non ci sono state modifiche sostanziali nel numero degli ispettori dell’Inps. - ha sottolineato Leoncelli - In un certo senso erano pochi prima e sono rimasti pochi adesso. Gli ispettori sono comunque sempre molto impegnati, come dimostra il numero dei controlli, e operano in contatto con l’Inail. Se questo periodo dal punto di vista economico fosse un periodo di sviluppo gli ispettori sarebbero chiamati a svolgere la loro attività in maniera ancora più intensa; la crisi, invece, ha ridotto il numero di cantieri attivi qu ce ne sono meno da ispezionare rispetto al passato».
L’Inps non è comunque l’unico ente a occuparsi dell’attività ispettiva per quanto concerne le aziende e i cantieri della provincia di Sondrio: anche la Dpl (Direzione provinciale del lavoro) è attiva in quest’ambito e può contare su dieci ispettori del lavoro: «I controlli per quest’anno - ha sottolineato uno degli ispettori Valter Giacobbi - si sono svolti regolarmente e abbiamo rispettato la tabella di marcia che ci eravamo prefissati a inizio 2013. Lo stesso avverrà anche in questi due mesi fino a fine anno anche se all’orizzonte potrebbero esserci dei tagli al budget che potrebbero complicare il nostro lavoro».
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