Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 10 Maggio 2019
Navigator, 446 domande in provincia di Sondrio. Boom dopo avvio a rilento
Ha avuto un ruolo fondamentale il tamtam nato sul web: sono 10 i posti a disposizione in Valle.
Ha avuto un ruolo fondamentale il tamtam
nato sul web: sono 10 i posti
a disposizione in Valle
Quasi 79.000 richieste per 3.000 posti. È partita la carica dei potenziali navigator, le nuove figure professionali nate per accompagnare i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca di lavoro. L’Anpal se ne aspettava di più, circa 100.000, ma il numero arrivato entro i termini fissati per la presentazione delle domande comporterà comunque una fitta opera di selezione nel corso del prossimo mese.
In provincia di Sondrio le domande sono state 446 a fronte di 10 posti disponibili. Un numero che ha avuto un fortissimo incremento rispetto ai dati iniziali (si era parlato prima di 15 richieste e poi, qualche giorno dopo, di 29), segno che la notizia circa la possibilità di riuscire a trovare più facilmente lavoro in Valtellina ha avuto una forte eco a livello nazionale, agevolato sicuramente dal tamtam dei social network. Sul web, infatti, si è scatenato il dibattito: perché non tentare la sorte a Sondrio, visto che sono molto più numerose le probabilità di successo? I posti, lo ricordiamo, sono divisi per province e i candidati devono indicare già al momento della domanda la provincia nella quale intendono lavorare. A Lecco, per restare vicino a noi, le domande sono state 473 su un totale di 12 posti disponibili.
Tornando ai dati nazionali, la maggior parte delle richieste è concentrata nel Centro-Sud. Guardando alla distribuzione regionale dei candidati, a guidare la classifica è la Campania, con 13.000 domande, subito davanti alla Sicilia (quasi 12.000) e al Lazio con 9.304 domande. Seguono altre due regioni del Mezzogiorno: la Puglia e la Calabria. La provenienza è simile considerando il quadro delle città: quella con più potenziali tutor è Roma con 7.092 richieste, seguita da Napoli (6.812), Palermo, Catania e Salerno. La platea subirà una prima rapida cernita in base al voto di laurea, titolo di studio considerato necessario nella versione specialistica di cinque anni (o magistrale) in discipline economico giuridiche o sociali o in pedagogia e scienze dell’educazione, psicologia o pedagogia. Poi in 60.000 accederanno ai successivi test con domanda a risposta multipla.
Si tratterà di 100 quiz ai quali rispondere in 100 minuti su cultura generale, logica, informatica, politiche del lavoro, reddito di cittadinanza, contratti, istruzione e formazione, regolamento del mercato del lavoro, economia aziendale e test psicoattitudinali. La prova potrà considerarsi superata con una votazione pari a 60/100 e la graduatoria sarà stilata su base provinciale.
Chi si aggiudicherà il posto potrà contare su un contratto di collaborazione coordinata e continuativa fino al 30 aprile 2021, con un compenso poco superiore ai 30 mila euro lordi annui, compresi 300 euro al mese di rimborso spese. I navigator sono il punto nevralgico delle politiche attive che il Movimento 5 Stelle ha voluto affiancare al reddito vero e proprio. Un percorso per ora parallelo che si intreccerà nella fase più avanzata di attuazione della misura. Per ora, ha ricordato Luigi Di Maio, sono arrivate 1 milione di domande da 3 milioni di persone per ottenere il beneficio. Di queste il 75% è stato accettato dall’Inps, una percentuale che equivale ad «un grande successo» per il leader 5S e che determinerà anche un avanzo di 1 miliardo di euro da destinare a nuovi interventi a favore della famiglia. Di Maio pensa ad aiuti «a chi ha figli e a chi fa figli», sotto forma di sgravi rafforzati, ad esempio sulle rette degli asili nido. «Il rilancio demografico - ha spiegato - è una priorità non più rinviabile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA