Economia / Morbegno e bassa valle
Sabato 24 Settembre 2016
Nasce Storico ribelle. «Il nostro formaggio
ha un nuovo nome»
I produttori dell’ormai ex Bitto hanno presentato la novità al Salone del gusto
«Siamo all’epilogo, puntiamo sulla nostra forza»
Storico ribelle. L’ormai ex Bitto dei dodici alpeggiatori conosciuti come ribelli si chiama così. La conferma è arrivata ieri a Torino da Terra Madre Salone del gusto di Torino dalle parole di Piero Sardo, presidente della Fondazione slow food per la biodiversità, e Paolo Ciapparelli, presidente del Consorzio salvaguardia bitto storico. È successo quello che ci si aspettava. L’accordo definito “pace di Gerola” di due anni fa è saltato e i produttori sostenuti da Slow Food hanno cambiato nome.
L’annuncio è arrivato in una conferenza stampa affollata, con circa cinquanta testate e aziende presenti, decisamente internazionale, visto che c’erano giornalisti provenienti da vari Paesi d’Europa. «Il Bitto storico non si chiama più così - ha premesso Piero Sardo -. Sono più di quindici anni che questi alpeggiatori resistono per mantenere un formaggio naturale. Siamo convinti che questa è la bandiera dei formaggi veri, perché viene fatto con il latte appena munto, in montagna, senza fermenti, con l’aggiunta di latte di capra. Se non è una bandiera questa, vogliamo capire quali sono le bandiere».
L’annuncio vero e proprio è toccato alla persona che rappresenta, senza essere un produttore, il movimento. «Siamo arrivati all’epilogo - ha spiegato Ciapparelli -. Dopo mille anni cambiamo il nome e puntiamo su un nuovo marchio commerciale garantito. Questa novità non è tutto, ma è grave. I soldi stanno sconfiggendo la storia e forse anche il nostro futuro. Il Bitto è il fiume che scorre in fondo alla valle, ora dovevamo pensare a un altro nome. Abbiamo deciso di unire due parole. Storia, e quindi storico, perché la storia non ce la possono rubare. Abbiamo aggiunto ribelle perché abbiamo avuto coraggio. Ecco lo Storico ribelle».
© RIPRODUZIONE RISERVATA