Nasce a fine maggio la comunità energetica rinnovabile di Lecco

“Il 28 maggio nascerà ufficialmente la Comunità energetica rinnovabile nella città di Lecco”. Lo ha annunciato Renata Zuffi, assessore all’ambiente, durante la commissione di questa sera. “Secondo i decreti attuativi – ha spiegato Zuffi – non è possibile allacciare i pannelli fotovoltaici fino a quando non nasce la comunità energetica. Alcuni stakeholders che hanno lavorato con noi negli ultimi due anni hanno effettuato degli investimenti ed erano in attesa. Per questo abbiamo deciso di accelerare. Il 22 maggio ultimeremo la stesura dello statuto dell’associazione che guiderà la comunità mentre il 28 ci recheremo dal notaio. Il Comune sosterrà le spese necessarie per avviare la nuova realtà”.

L’esponente della giunta Gattinoni ha rivendicato la bontà del lavoro svolto in attesa dell’arrivo delle norme del governo centrale. “Si tratta di un vero cambiamento di paradigma – ha sottolineato Zuffi – che da soli non saremmo riusciti a portare avanti. Abbiamo ripreso un modello di co – progettazione tipico del sociale e lo abbiamo applicato in campo ambientale. È stato un processo partecipato dal basso fin da subito”.

Il percorso è partito da una mappatura dei consumi energetici. Come ricordato dall’ingegner Matteo Nembri, energy manager che ha supportato il comune nell’iter, l’80% dell’energia a Lecco nel 2021 era consumata dal 20% delle 36mila utenze attive in città, ovvero da industrie di varie dimensioni, attività commerciali. Ciò significa che il 20% dell’energia era consumata dall’80% percento delle utenze, ovvero dalle abitazioni. “Sulla base di questi dati – ha spiegato Nembri – siamo andati a interpellare una serie di realtà. Purtroppo, in corso d’opera un provvedimento del governo ha escluso le grandi imprese dalla partecipazione alla Cer. Nonostante questo, con una trentina di appuntamenti siamo riusciti a coinvolgere il 15% del consumo del territorio. In attesa delle norme nazionali, abbiamo iniziato ad aiutare queste realtà a implementare processi di efficientamento energetico”.

In parallelo, il Comune ha iniziato a sua volta a installare pannelli solari su alcune strutture pubbliche grazie ai fondi di Gse e regione. “Siamo in attesa dei risultati di un bando regionale sempre su questo tema. Abbiamo superato la prima fase, speriamo di accedere ad un finanziamento” ha ricordato Zuffi. La costituzione di una Comunità energetica ruota intorno ad una cabina primaria e a Lecco ne sono presenti due. La prima si trova a Belledo e raggrupperà quindici consumatori e undici “prosumer”, ovvero enti che, oltre a consumare energia, partecipano attivamente alla produzione. La seconda cabina primaria, invece, si trova a Bonacina e raggrupperà otto consumatori e quattro “prosumer”.

“Il 60% degli incentivi che ci verranno riconosciuti dal governo tramite il Gse – ha aggiunto Zuffi – entreranno in un fondo sociale aperto presso la fondazione comunitaria del lecchese. I membri dell’associazione decideranno come reinvestire sul territorio questi fondi a sostegno delle povertà energetiche”. Per ora, dalla nuova realtà sono escluse le famiglie per una questione di costi – benefici. “In questa fase iniziale – ha spiegato l’ingegner Nembri – avevamo bisogno di fare una Cer abbastanza ristretta. L’auspicio è che in futuro possano entrare i cittadini. L’associazione che nasce il 28 maggio è solo il primo tassello”.

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