Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 16 Maggio 2018
Multiutility del Nord, Aevv pronta al grande salto
Mancava il passaggio decisivo nell’assemblea dei soci e ora c’è anche quello: l’assemblea straordinaria degli azionisti, presieduta dalla neo eletta Liana Pozzi ha detto sì, a maggioranza, all’operazione che dal primo luglio porterà alla nascita del nuovo soggetto del Nord della Lombardia.
Pronto al decollo il progetto di partnership industriale che prevede le fusioni per incorporazione in Acsm Agam (multiutility di Como e Monza), di A2A Idro 4, Aspem, Aevv Energie, Acel Service, Aevv e Lrh e la scissione parziale di A2A Energia a favore di Acsm Agam di un ramo d’azienda costituito da rapporti contrattuali con clienti della provincia di Varese nel settore energetico.
«Una partnership territoriale - ha ricordato il direttore Francesco Conforti illustrando il progetto - tra realtà industrialmente solide e fortemente radicate nei rispettivi territorio che necessitano di sinergie operative e di un contributo significativo (sia dal punto di vista industriale che economico-finanziario) per garantire il mantenimento della propria piena identità ed il presidio nel medio-lungo periodo dei business gestiti per il processo di creazione di valore per gli azionisti».
Un’aggregazione che può contare e beneficiare delle competenze tecniche e gestionali del partner industriale A2A nello sviluppo di servizi innovativi sul territorio.
Secondo l’analisi dei bilanci 2016, la realtà aggregata con le sue venti società prevede ricavi per 421 milioni, con un indice Ebidta, che rappresenta l’utile senza tener conto degli interessi passivi, delle imposte, dei deprezzamenti e degli ammortamenti su beni materiali ed immateriali, di 83 milioni, una posizione finanziaria netta (Pfn) di 78,2 milioni e un rapporto Pfn/Ebitda di 0,9, di molto inferiore alla media delle multiutility in Italia (2,3) consentendo così di liberare importanti risorse per gli investimenti futuri sui territori di riferimento. Investimenti che, in base agli esiti delle gare nella distribuzione del gas, potranno arrivare fino a 500 milioni nel periodo che va fino al 2021.
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