Moto Guzzi, a Eicma presentate la Stelvio Limited Edition e la nuova V7 Sport
La fiera del Motociclo compie 110 anni infatti la prima edizione svoltasi al Kursaal Diana di Porta Venezia nel capoluogo lombardo vide un quaranta di stand ed espositori provenienti da sei nazioni. Quella aperta martedì per gli operatori del settore e i giornalisti presso i padiglioni di Rho Fiera Milano ,è la numero 81. Sono 770 gli espositori provenienti da 45 paesi differenti e ben 2163 marchi rappresentati. L’edizione 2024 delle due ruote celebra un cammino di oltre un secolo, un traguardo unico al mondo nel panorama degli eventi fieristici mondiali. In un segmento molto ambito quello della motocicletta e dei suoi accessori segna una dato importante perché infatti per la prima volta il 26% delle imprese debuttano a Milano. Ricchissima la presenza di espositori esteri provenienti da tutti i continenti, mentre un terzo degli espositori complessivi batte invece bandiera italiana.
Anche la provincia di Lecco è ben rappresentata non solo per la Moto Guzzi che sicuramente è tra le aziende costruttrici tra le più attese. Anche la componentistica che va dai comandi ai manubri, passando per le borse da viaggio, i cavi, i cerchi, i nippli per realizzare le ruote o i raggi gli scarichi e le catene sono proprio made in Lecco. E così ecco subito un’anteprima delle moto che la casa motociclistica di Mandello ha portato a questa 81° edizione della fiera della Moto. Partiamo proprio dalla Stelvio 1000 l’ultima moto realizzata a Mandello che a Milano ha presentato la Stelvio Duecento Tributo che celebra i 200 anni dall’apertura del famoso Passo dello Stelvio che sarà nel 2025 cioè quando inizierà la produzione di questo veicolo. Ma attenzione sulle 2578 Guzzi Stelvio ci sarà anche un grafico con i suoi 88 tornanti, a cui fa riferimento il nome di questo nuovo veicolo raffreddato a liquido. La cromatica della Stelvio 200 è di nuovi colori con il bianco predominante che ha dei richiami di blu e rosso. Ma questa Stelvio Duecento Tributo verrà prodotta in serie limitata e numerata quindi sarà una “Limited edition” con solo 2.578 veicoli che non è altro che l’altitudine del Passo dello Stelvio. Un veicolo che sicuramente avrà un valore nel tempo. Tre su tutte le innovazioni di questo modello: la prima il cambio accidentale della corsia per pura distrazione che invia al guidatore un segnale, l’avvicinamento repentino di un veicolo che procede e il segnale di un veicolo nell’angolo cieco nel raggio visivo degli specchietti.
Ma a Milano la casa dell’aquila di Mandello segna un gradito ritorno quello della V7 Sport, il ritorno di un mito a partire proprio dalla colorazione verde Legnano che sulle moto di casa Guzzi ha sempre avuto grandi consensi. I lavori fatti per adattare la V7 alle normative anti inquinamento categoria 5+ ha potato i tecnici ad altre migliorie, per esempio Abs e controllo trazione funzionante anche in curva e con un mezzo che ha il cardano è un altro passo in avanti verso la perfezione. Le nuove camme destinate a questa versione la fano la più potente della famiglia V7 il vero cavalo di battaglia, che ora tocca i 68 hp. Anche la frenata è stata ottimizzata, con due dischi flottanti da 320 mm che garantiscono un frenata immediata e sicura e le pinze della Brembo. Però qualcuno avrebbe preferito a questa V7 Sport 853 cc il telaio color rosso, proprio come furono le 150 moto fatte per poter portare in pista per le gare di Endurance la V7 Sport negli anni settanta.
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