Economia / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 17 Agosto 2016
Mirtilli, attenti al moscerino killer
AgricolturaProduzione dimezzata in Valtellina per i frutti di bosco per colpa di un piccolo insetto parassita
Ripercussioni sul mercato: difficoltà di approvvigionamento per i fruttivendoli e per i ristoranti della provincia
Alzi la mano chi, al termine di un pranzo succulento a base di prodotti tipici locali, non abbia provato il desiderio di concludere con dei mirtilli con lo zucchero oppure con il gelato? Ebbene, quest’estate in alcuni fruttivendoli e ristoranti della provincia, sta diventando un problema recuperare il delizioso frutto di bosco. L’insetto Drosophina Suzukii ha dimezzato la produzione di mirtilli e creato ripercussioni dal campo alla tavola.
Calano le disponibilità
Al ristorante Ai Tigli di Teglio, dove è un must da sempre fra la clientela la sfogliatina con crema pasticcera e frutti di bosco, quest’anno si sta facendo fatica a reperire mirtilli e lamponi.
«Noi compriamo da produttori locali, generalmente sei o sette chili alla settimana di mirtilli, per Ferragosto ne abbiamo ordinati quindici chili, ma non ce li hanno portati subito - dicono dal ristorante tellino -. Il moscerino ha compromesso parte della produzione tanto che gli agricoltori, come ci hanno riferito, devono stare fino a notte fonda nel campo a selezionare i frutti da cogliere e quelli no. Capita anche che la vaschetta che l’anno scorso in frigorifero resisteva anche una settimana, ora nel giro di poco si guasti. È un peccato, perché la clientela chiede volentieri questo frutto».
Olmo Fumasoni parla sia da coltivatore di mirtilli – di cui ha tre ettari di impianti a Berbenno e una vendita locale e fuori provincia (anche Toscana e Liguria) – sia come ristoratore dell’omonimo ristorante Olmo di Sondrio. «La Drosophila ha provocato ingenti danni, colpendo il 40 per cento della produzione - dichiara -. Peraltro questo moscerino è arrivato presto e così ha colpito precocemente. Mi sono rifiutato di fare trattamenti, ma ho messo delle trappole con un prodotto a base di aceto che ha limitato, ma solo in minima parte, il danno. Oltre alla perdita di prodotto, ho avuto anche un aggravio di ore di lavoro, perché una volta confezionati, ho dovuto lasciare i mirtilli in cella per tre o quattro giorni per poi procedere alla selezione dei frutti sani e di quelli colpiti».
Nessun problema, invece, all’osteria di Roncaiola, frazione tiranese. «Sinceramente noi acquistiamo mirtilli da un coltivatore locale e non abbiamo notato una diminuzione - dicono -. La clientela li apprezza e li chiede». Restando a Tirano, invece, la conferma della flessione di fornitura di mirtilli viene da Luca Corvi, titolare de L’ortulan.
Problemi anche in Trentino
«È già da un po’ che sono rimasto senza mirtilli - afferma il fruttivendolo di piazza Cavour -. Siamo al corrente del problema di questo moscerino che ha colpito non solo la Valtellina, ma anche il Trentino e altre zone. La conseguenza è che ci sono enormi quantità di mirtilleti con frutti che non vengono raccolti».
Mauro Gadaldi, oltre che condurre il fruttivendolo Gadaldi a San Giacomo di Teglio è anche coltivatore di mirtilli e pure lui conferma il trend. «Ho 300 piante che servono per coprire la mia attività commerciale - afferma -. L’inizio della stagione è andato bene, poi da metà luglio si sono presentati i problemi. Le varietà più precoci si sono salvate, le altre no. E anche i mirtilli che vengono da via o hanno gli stessi problemi oppure sono trattati. Questo moscerino vive dieci giorni e deposita 60 uova al giorno nel frutto che risulta al tatto molliccio. Per il prossimo anno valuterò se acquistare una rete per coprirli».
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