Quello di Lecco e provincia è un mercato immobiliare che nonostante la flessione del 2023, dopo risultati straordinari nel 2022, resta vitale nelle compravendite e in forte difficoltà sul comparto degli affitti. Se ne è parlato, fra l’altro, mercoledì scorso, 27 aprile a Lecco nella sede di Confcommercio di Piazza Garibaldi in occasione della presentazione del listino immobiliare 2024 curato da Fimaa Confcommercio Lecco in collaborazione con Fiaip Lecco, le due associazioni di categoria guidate rispettivamente da Matteo Zambaldo e Rossana Cariboni. Ai lavori aperti da Zambaldo sono intervenuti Santino Taverna (presidente Fimaa Italia) che ha dato un quadro complessivo di mercato per centrare poi l’intervento sulla Direttiva europea “case green”, Daniele Mammani (consulente legale di Fimaa Italia) intervenuto sulla responsabilità dei mediatori immobiliari nelle questioni di conformità edilizia nelle compravendite, Gianluca Quesitonio (direttore commerciale di Facile.it) che ha parlato del supporto al cliente nella scelta del mutuo. Protagonisti dell’incontro sono stati anche i partner dell’iniziativa, patrocinata dall’Associazione libere professioni di Lecco e dalla Camera di Commercio, con le rappresentanze degli Ordini professionali degli architetti, dei geometri e degli ingegneri. Fra le sponsorizzazioni anche quella di Ente Mutuo Regionale, Facile.it, Gestim, Abitare Brambilla, Ram e Securemme.
Il report di Fimma Confcommercio presenta un quadro di mercato relativo al 2023 con prezzi senza particolari variazioni per le case di recente costruzione e per quelle usate e in aumento per gli immobili realizzati su nuove aree edificabili, mentre a perdere valore di mercato sono gli edifici in classe energivora elevata. Un mercato immobiliare lecchese che in definitiva nel 2023 si è mantenuto su buoni livelli anche se in ribasso del 10% rispetto all’anno precedente, un calo dovuto soprattutto, spiegano gli immobiliaristi, all’aumento dei tassi e dunque al venir meno di una quota di clientela che deve ricorrere al finanziamento bancario per comprare casa. Il territorio ha infatti totalizzato 3.941 compravendite contro le 4.376 del 2022, un dato che rimane tuttavia in aumento del 24,4% rispetto al periodo pre Covid del 2019 quando si erano registrate 3.168 compravendite. A Lecco città le compravendite sono state 666 (-9,6% rispetto alle 737 del 2022), comunque in aumento rispetto a tutti i dati registrati dal 2011 (con l’esclusione appunto del 2022) e con un +29,5% rispetto al dato di riferimento del 2019 (quanto nel Comune capoluogo vennero effettuate 514 operazioni).
«L’andamento positivo delle compravendite – afferma Zambaldo in presentazione del listino 2024 – è legato principalmente alle nuove costruzioni e ai clienti alto-spendenti. I primi segnali del 2024 mostrano tassi in calo e inflazione sotto controllo: ciò potrebbe favorire un trend positivo per quanto concerne il ricorso ai mutui bancari e quindi una ripresa anche di quella fascia. La leva finanziaria – sottolinea – rimane fondamentale per gran parte delle famiglie: secondo le previsioni il mercato tenderà a normalizzarsi almeno per un paio di anni su tassi di interesse medi intorno al 2,5%». Circa l’andamento di mercato delle diverse aree provinciali la zona Lago ha registrato un grande interesse in aggiunta al mercato di Lecco città. Per il resto, «se consideriamo il mercato non residenziale nel territorio lecchese nel 2023 le compravendite registrate sono rimaste sostanzialmente invariate: 1001 contro le 1.057 del 2022 (-5,3%)». E sulla crisi degli affitti, «il mercato ha scontato una carenza di offerta di immobili e un aumento significativo dei prezzi di locazione». Fra le cause «anche l’incremento degli immobili per utilizzo turistico. La diffusione di numerose case vacanza ha sicuramente contribuito ad accrescere l’attrattività del territorio, ma nello stesso tempo ha tolto dal mercato una parte significativa di stock».
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