Mercato del lavoro a Sondrio, il 50% dei contratti nel turismo e nella manifattura

Il presidente Menegola: «Questa pubblicazione rappresenta un importante strumento di analisi e riflessione sulle dinamiche occupazionali e formative del nostro territorio»

L’Osservatorio del Mercato del Lavoro e della Formazione della Provincia di Sondrio presenta il report semestrale relativo all’analisi dei contratti di lavoro per il primo semestre del 2024. Il documento evidenzia un contesto di grande stabilità sia a livello provinciale che regionale, con una continuità significativa nella dinamica dei contratti di lavoro dal 2019 al 2024.

L’analisi mette in luce che, nonostante le sfide affrontate durante il periodo straordinario del COVID-19 nel 2020, il mercato ha mostrato un pronto recupero, mantenendo volumi stabili. In particolare, la provincia di Sondrio rappresenta circa il 2% dei contratti regionali, con una distribuzione equilibrata tra avviamenti, cessazioni, proroghe e trasformazioni a tempo indeterminato.

Le attività economiche più rilevanti in provincia sono quelle legate al settore dell’“Alloggio e ristorazione” e a quello “Manifatturiero” che, insieme, costituiscono quasi il 50% dei contratti stipulati.

Tuttavia, il report evidenzia una differenza significativa tra il mercato provinciale e quello regionale: mentre a livello provinciale si registra storicamente un saldo negativo tra avviamenti e cessazioni nel primo semestre, a livello regionale questo saldo è sempre positivo.

Un ulteriore approfondimento rileva che la dinamica dei contratti è influenzata in modo marcato dai diversi territori che fanno capo ai Centri per l’Impiego (CPI) locali. In particolare, l’area di Bormio mostra una forte propensione turistica, mentre Morbegno si distingue per la sua vocazione manifatturiera.

Queste differenze territoriali confermano la necessità di strategie mirate per affrontare le specificità economiche delle diverse aree della provincia. Dal report emerge un altro dato significativo ovvero quello della solidità e della stabilità dei percorsi produttivi tradizionali in Valtellina.

La continua evoluzione della base dati “SI.STA.L. 2.0” di Regione Lombardia ha permesso un’analisi approfondita delle dinamiche lavorative locali, offrendo spunti preziosi per future politiche occupazionali.

«È con grande soddisfazione che presentiamo l’edizione 2024 dei dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia di Sondrio - afferma il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola -. Questa pubblicazione rappresenta un importante strumento di analisi e riflessione sulle dinamiche occupazionali e formative del nostro territorio, frutto del lavoro del nostro Settore Turismo, Cultura, Istruzione e Mercato del Lavoro che ringrazio. Questa edizione ha potuto contare, per la prima volta, anche su un significativo supporto tecnologico, ovvero il nuovo sistema di rielaborazione SISTAL 2 di Regione Lombardia. Il SISTAL (Sistema Informativo STAtistico Lavoro) si configura come un potente strumento statistico per il monitoraggio dell’andamento del mercato del lavoro e per la denizione di modelli di servizio sempre più puntuali ed efficaci. Le informazioni presenti nel SISTAL, nel pieno rispetto della privacy, sono caratterizzate da correttezza, coerenza e aggiornamento, grazie a rigorose procedure di trattamento e rielaborazione dei dati».

«Il nuovo sistema consente, dunque, approcci e analisi diversificate, permettendo di esaminare in dettaglio i singoli eventi lavorativi, i rapporti di lavoro e la loro durata, le carriere lavorative nel tempo, il comportamento delle aziende sul mercato, nonché l’evoluzione delle qualifiche e dei settori - prosegue Menegola -. Decisamente un passo avanti per la comprensione delle attuali dinamiche del mercato del lavoro e quindi per la definizione di politiche occupazionali e di formazione ancora più mirate e rispondenti ai cambiamenti, sempre più rapidi e profondi, che interessano anche il nostro territorio».

Di seguito la comparazione dei dati della provincia di Sondrio con la Lombardia, nel primo semestre 2024. La Valtellina vede 16.579 avviamenti, 17.053 cessazioni, 8.938 proroghe e 1.471 trasformazioni. In totale 44.041. La Lombardia 908.199 avviamenti, 824.133 cessazioni, 446.519 proroghe e 95.660 trasformazioni. In totale 2.274.511.

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