Mercato del lavoro: i dati sono positivi. L’autunno fa paura

Centro impiego Primo semestre: c’è stata una crescita, e assunzioni sono state 22mila, erano 17mila un anno fa. Il caro energia pesa sulle prospettive delle aziende

Risultati sul mercato del lavoro a Lecco ancora positivi al secondo trimestre di quest’anno, ma l’autunno preoccupa.

Lo afferma la nota del settore lavoro della Provincia di Lecco, secondo cui sia i dati del solo secondo trimestre 2022 sia quelli più complessivi dell’intero primo semestre si prestano, «ad una duplice interpretazione: da un lato ci sono i risultati a consuntivo dei primi sei mesi, che delineano una situazione di enuta del sistema economico e occupazionale lecchese, dall’altro siamo reduci da un’estate in cui si sono moltiplicati i segnali negativi, in particolare relativamente all’aumento dei costi, che fanno presagire un autunno difficile per imprese e famiglie».

Nei nuovi dati dei Centri per l’Impiego di Lecco e Merate nel primo semestre dell’anno avviamenti e cessazioni registrano un sensibile aumento di flussi nell’occupazione: gli avviamenti sono passati dalle 17.700 unità del primo semestre 2021 alle 22mila del periodo gennaio-giugno 2022. Ma sono aumentate anche le cessazioni: quasi 5mila in più. Il saldo finale complessivo è positivo (+1400) ma in calo di 664 unità rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

Guardando invece al solo secondo trimestre del 2022, gli avviamenti sono stati 11.040, superati dalle cessazioni (11.425). Tendenza simile nel secondo trimestre dell’anno scorso, quando gli avviamenti erano stati 9.796 (quindi 1.244 in meno rispetto al dato migliorativo di quest’anno) e le cessazioni 9.842, di poco superiori agli avviamenti.

Circa l’andamento della demografia d’impresa, alla fine del secondo trimestre 2022 il numero di imprese attive in provincia risulta pari a 23.188 unità, riportandosi su valori che non si raggiungevano dal 2018: nei primi sei mesi del 2022 all’anagrafe camerale si sono registrate 775 iscrizioni di nuove imprese, mentre hanno chiuso i battenti 772 imprese.

«Il saldo tra imprese iscritte e cessate, che era positivo tra gennaio e giugno 2021 (+51 unità), si mantiene (di poco) in territorio positivo anche nel primo semestre 2022, grazie al fondamentale apporto del secondo trimestre (+64), dopo un primo trimestre negativo (-61)».

Alla vigilia di questo terzo trimestre dell’anno le imprese lecchesi prevedevano di effettuare 6.480 nuove assunzioni, contro i 6.220 nuovi posti segnalati nel trimestre precedente e con una crescita, quindi, di 260 unità (+4,2%). Ma “ancor più significativo – sottolinea la nota della Provincia – è l’incremento di assunzioni previste rispetto allo stesso trimestre del 2021”, con 600 lavoratori in più (da 5.880 a 6.480, circa +10%). Nei settori non ci sono grandi differenze tra il secondo e il terzo trimestre 2022: l’industria (manifatturiero e costruzioni) assorbe circa il 44% delle entrate previste, mentre il restante 56% è appannaggio dei servizi, ambito in cui, nei due trimestri considerati, cala il commercio (-1%) e, soprattutto, il turismo (-3%) e aumentano le assunzioni nei servizi (+4%).

«A fronte di un quadro positivo nella prima metà di quest’anno, il moltiplicarsi di segnali negativi durante l’estate appena trascorsa (fortissimi rincari dei costi energetici, aumento dell’inflazione, crescita dei costi delle materie prime e del denaro, ecc.) ci spinge ad avere un approccio prudente per l’autunno, che si prospetta difficile per imprese e famiglie. Anche il sentiment degli imprenditori, soprattutto quelli operanti in settori energivori, è incline alla preoccupazione, quindi bisognerà prestare particolare attenzione ai bisogni delle imprese e dei lavoratori», commenta il consigliere delegato al Centro per l’impiego, Carlo Malugani.

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