L’inflazione torna a crescere a Lecco

Prezzi in risalita dell’1,5% su base annua. Fra i beni che hanno registrato incrementi gli energetici e i tabacchi. Erba (Federconsumatori): «Il timore è che la situazione possa peggiorare con l’applicazione dei dazi americani»

Lecco

L’inflazione a Lecco registra un leggero aumento nel mese di febbraio 2025, attestandosi all’1,5%. La crescita, seppur moderata, conferma la tendenza già osservata a gennaio, quando l’incremento annuale era stato dell’1,2%. Lo rende noto l’Ufficio Statistica del Comune di Lecco, che ha analizzato le variazioni dei prezzi al consumo.

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, si attesta a 120,6 punti, con una differenza di 1,5 punti rispetto alla media nazionale (122,1). Su base mensile, i prezzi sono cresciuti dello 0,2%, un aumento più contenuto rispetto al +0,7% di gennaio. A livello nazionale, l’inflazione annua si attesta al 1,6%, leggermente superiore al dato locale, mentre l’incremento mensile è identico a quello registrato a Lecco (+0,2%).

A confermare il trend è anche Roberto Erba, presidente di Federconsumatori Lecco: «Basta recarsi al supermercato per rendersi conto di questi aumenti, che sono destinati a crescere, senza sosta, soprattutto se i dazi di Trump, alla fine, ci saranno - commenta - La situazione è critica ed è sotto gli occhi di tutti. La prospettiva è quella dell’incremento. I prezzi dei beni continuano a crescere e, in più, nel Lecchese ultimamente registriamo diverse truffe “energetiche”, specie ai danni degli anziani. Sono state diverse le segnalazioni, negli ultimi giorni».

Prodotti

L’aumento più significativo del mese, secondo le statistiche del Comune, riguarda i tabacchi, con un incremento del 2,5%, seguiti dai beni energetici (+0,8%), che già a gennaio avevano subito una forte impennata (+3,2%). Anche i servizi mostrano un leggero rialzo (+0,3%), con differenze significative tra settori: aumentano i costi delle telecomunicazioni, mentre calano i prezzi dei servizi ricreativi, dei trasporti.

La forbice tra i beni e i servizi resta ampia, con un indice di 122,9 per i primi e di 116,8 per i secondi. A livello territoriale, i rincari maggiori riguardano i cetrioli (+17,5%), le melanzane (+13,1%) e la cicoria (+5,5%). Sul fronte dei servizi, si segnalano aumenti per la gioielleria (+10,5%), le memorie removibili per PC (+7,1%) e le assicurazioni moto (+7,6%). Tra i cali più marcati, si distinguono il download di ebook (-20,1%), le macchine fotografiche digitali (-7,1%) e gli smartphone. Anche i carburanti registrano aumenti, con benzina e gasolio in crescita dell’1,8% e il metano auto a +1,6%.

Metodo

Come ogni anno, l’Istat ha aggiornato il paniere di riferimento per il calcolo dell’inflazione, introducendo sette nuovi prodotti, tra cui speck, pantaloncini corti da donna, lampade da soffitto, topper per materasso e cono gelato. Contestualmente, sono stati eliminati i prodotti legati alla pandemia, come il test sierologico per gli anticorpi Covid19 e i tamponi molecolari.

Le rilevazioni a Lecco vengono effettuate presso 597 punti vendita, con circa 4.580 quotazioni mensili. Il monitoraggio continuo permette di fornire un quadro dettagliato sull’andamento dei prezzi e sull’impatto sui consumatori.

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