Economia / Sondrio e cintura
Domenica 30 Giugno 2013
Lettera di Melazzini ai soci
«Una crisi mai così lunga»
Il presidente della Popolare parla della difficile congiuntura
«Situazione generale degradata, ma abbiamo risultati positivi»
«Nonostante la degradata situazione generale i risultati reddituali del primo semestre dell’esercizio 2013 sono positivi». Parola di Piero Melazzini, presidente della Banca Popolare di Sondrio, che nella lettera di metà anno inviata agli oltre 178mila soci e agli amici dell’istituto sondriese non nasconde le difficoltà dovute «a un periodo di crisi mai così lungo».
Difficile congiuntura
Un austero timbro “notarile”, quello apposto da Melazzini, che descrive bene il periodo cupo che stiamo attraversando. «Risalta e preoccupa, la costanza di risultati negativi via via pubblicati - aggiunge -. I principali effetti della difficile congiuntura sul sistema creditizio attengono al peggioramento della qualità dell’erogato e al rallentamento dei finanziamenti a famiglie e imprese, pure dovuto, quanto a quest’ultime, ai minori investimenti».
La banca, aggiunge, ha proseguito a svolgere il proprio mestiere, insieme alle società controllate Bps Suisse e Factorit spa. Un’attività che assicura, «con la dovuta prudenza, sostegno finanziario ai territori presidiati e alle economie locali». Anno dopo anno le masse intermediate sono cresciute - aggiunge il presidente - evidenziando, quanto alla raccolta, «la piena fiducia dei depositanti, mentre il volume degli impieghi attesta l’impegno a favore dell’economia reale».
Numeri e valori
Viene poi sottolineato il costante aumento dei soci e delle filiali, con l’apertura ieri dell’ufficio numero 1 di Torino. Che si rispecchiano in una banca che non dimentica mai l’elemento umano, formativo e della trasmissione del sapere. «Solo chi opera con senso critico e la giusta diffidenza - scrive -, traendo beneficio dai contatti con coloro che si avvalgono del sistema bancario, può appurare gli atteggiamenti psichici e morali in un ambito in cui la fiducia è elemento soggettivo e decisivo».
In altre parole, si legge, “chi da una feconda esperienza, coronata dal successo, abbia tratto ricchi insegnamenti, può trasmetterli ad altri che debbano continuare la stessa opera”.
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