Economia / Lecco città
Mercoledì 08 Gennaio 2014
Lecco: in vendita l’Arlenico
Ancora due settimane per le offerte
Il futuro dell’Arlenico Caleotto resta legato alla Lucchini di Piombino e la conferma viene dal bando di gara che riguarda il gruppo siderurgico
Il futuro dell’Arlenico Caleotto resta legato alla Lucchini di Piombino e la conferma viene dal bando di gara che riguarda il gruppo siderurgico.
Lucchini, in amministrazione straordinaria da un anno, ha pubblicato sul sito i bandi di gara riguardanti gli asset messi in vendita. I bandi sono tre e le società interessate avranno tempo fino a martedì 20 per presentare un’offerta. Il primo e più importante bando riguarda il complesso aziendale di Piombino, lo stabilimento di Lecco e Lucchini Servizi (cioè i contratti di manutenzione).
Il commissario straordinario Piero Nardi punta a vendere tutti i complessi aziendali così come sono, mantenendo il cuore dell’impianto siderurgico legato al laminatoio lecchese, che potrebbe diventare un centro importante per le trafilerie del Nord Italia. Questo primo bando individua alcuni criteri per la vendita. In via preferenziale saranno accettate le offerte che prevedono l’acquisto di tutti i complessi aziendali Lucchini e Lucchini Servizi negli stabilimenti di Piombino e Lecco.
Quindi nel primo caso si prevede che l’acquirente rilevi le fabbriche così come sono e continui l’attività, compreso il ciclo integrale. Ma come sappiamo è difficile che una società intenda farsi carico del ciclo integrale, ritenuto da molti troppo dispendioso, In seconda ipotesi, si prevede la riconversione in acciaierie elettrica con impianto di produzione di ghisa (corex) dello stabilimento di Piombino e di Lecco.
Il commissario Nardi, in terza ipotesi, valuterà anche le offerte rispetto a un impegno a realizzare nel sito di Piombino un forno elettrico con capacità produttive in linea con il mercato attualmente servito da Lucchini, quindi ipotizzando la vendita della sola acciaieria elettrica. Quarta ipotesi, prevede la cessione del solo centro di laminazione e come ultima possibilità la vendita in parti dei singoli elementi produttivi dei complessi aziendali di Piombino e Lecco.
Nardi considererà, in subordine, anche manifestazioni d’interesse per singoli asset. Le varie opzioni, secondo le proiezioni dei sindacati formulate nei mesi scorsi, comportano differenti livelli occupazionali. Gli altri due bandi riguardano Gsi Lucchini, attiva nella produzione di sfere forgiate di macinazione per l’attività mineraria, e Vertek, verticalizzazione di barre e vergella con lavorazioni a freddo.
Dalle gare resta fuori il ramo d’azienda Lucchini Trieste e Servola, per cui è in corsa Arvedi.
Le offerte delle aziende interessate dovranno arrivare entro martedì 20. Poi, per la formalizzazione di un possibile acquirente, il commissario Piero Nardi ha sei mesi di tempo. Comunque sia entro un mese si potrà conoscere il futuro delle acciaierie e quindi anche del polo lecchese o quantomeno si potrà sapere se il mercato è interessato.
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