Economia / Lecco città
Mercoledì 08 Gennaio 2025
Lecco: il saliscendi dell’occupazione preoccupa i sindacati
«Il mercato del lavoro lecchese ha bisogno di investimenti diretti al settore dell’alto valore aggiunto manifatturiero, attraverso cui Lecco regge la concorrenza e che ha bisogno di competenze forti nel digitale, considerando inoltre che in Lombardia il 60% delle attività lombarde del manifatturiero saranno toccate dall’intelligenza artificiale».
Lo afferma il segretario generale della Cisl di Monza e Lecco, Mirco Scaccabarozzi, in occasione degli ultimi dati Istat sull’occupazione sottolineando anche che «non possiamo pensare (nemmeno a Lecco) che un’economia in sviluppo e che regga il confronto internazionale possa basarsi unicamente sul settore turistico, che tuttavia va preservato e potenziato».
Nei dati nazionali Istat a novembre 2024, rispetto a ottobre, diminuiscono gli occupati (-0,1%, -13mila unità) fra uomini, dipendenti a termine e giovani. Cresce invece l’occupazione tra le donne, i dipendenti permanenti e over 35. Invariato (62,4%) il tasso di occupazione. Diminuisce di 24mila unità il numero di chi cerca lavoro e la disoccupazione scende al 5,7% (-0,1%). Ma sale al 19,2% quella giovanile (+1,4%). A salire nel mese sono anche gli inattivi (+23mila unità, +0,2%). Sul trimestre settembre-novembre 2024 confrontato con quello precedente (giugno-agosto), gli occupati crescono di 49mila unità (+0,2%), un aumento che si associa al calo di chi cerca lavoro (-8,4%, pari a -136mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,9%, pari a +115mila unità). Negli ultimi dati annuali Istat disponibili (2023) Lecco continua a distinguersi per una disoccupazione totale bassa (3,1%, cresciuta rispetto al 2,9% del 2022), ma a fronte di una disoccupazione giovanile (16-34 anni) elevata (15,2%), con il 17,4% fra le donne e il 13,8% fra gli uomini.
«Guardando alle previsioni di ingresso del sistema Excelsior-Unioncamere e mettendo a confronto l’ultimo trimestre 2024 con lo stesso trimestre del 2023 – aggiunge Scaccabarozzi – a Lecco vediamo un rallentamento di ipotesi di assunzioni da parte delle imprese. In prospettiva, anche rispetto al rallentamento che ha registrato l’economia il settore automotive, ci aspettiamo un nuovo rallentamento nell’indotto del settore con conseguente rischio per l’occupazione anche nel Lecchese».
«L’occupazione aumenta e le ore lavorate calano – sottolinea il segretario generale della Cgil, Diego Riva -. Detto ciò, la disoccupazione è al minimo ma non per i giovani, che quando entrano nel mondo del lavoro per avere un’autonomia finanziaria devono raggiungere almeno i 30 anni di età perché entro quell’età il loro reddito non supera i 17mila euro. L’occupazione cresce- aggiunge Riva - ma fra le nuove assunzioni degli ultracinquantenni. E ricordo che il calo della disoccupazione si spiega con la crescita degli inattivi, cioè di chi non ha un lavoro e nemmeno lo cerca. A fronte del Governo che sbandiera i numeri sull’occupazione chiediamoci se rappresentino davvero un successo. Il confronto con l’Europa ci dice che non siamo un Paese per i giovani e per le donne. Siamo preoccupati per l’assenza di politiche di lungo periodo in grado di far crescere il Pil. Una maggior occupazione dovrebbe far girare l’economia generale e far crescere il Pil, ma non è così».
Per il coordinatore della Uil Lario, Dario Esposito, «le sfide che il comparto industriale sta vivendo, fra Industria 5.0 e transizione digitale, impongono che si privilegi un percorso lavorativo che dia valore alla formazione continua per consentire ai lavoratori sviluppi di carriera e di non rimanere, alla lunga, espulsi ed esclusi dal mercato del lavoro. Serve dare dignità e prospettiva ai lavoratori, con impegno da parte di tutti gli attori sociali e senza fermarsi al mero dato numerico della disoccupazione», in aggiunta al contrasto all’illegalità del «lavoro grigio e sommerso, degli straordinario fuori busta. Una nostra priorità verso una piaga che è non solo a danno dei lavoratori ma anche delle molte imprese sane che subiscono concorrenza sleale».
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