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Giovedì 06 Febbraio 2025
Lecco: qualità della vita, priorità tra i lavoratori
La ricerca Un dipendente su due delle aziende lecchesi e brianzole chiede maggiore flessibilità degli orari. Pesano anche le garanzie di formazione continua e crescita professionale. Meno ambito lo smart working
Lecco
Per quasi un dipendente su due di aziende della Brianza l’attività ideale dovrebbe permettere il bilanciamento tra vita privata e in ufficio; solo secondariamente dovrebbe garantire un “ambiente di lavoro positivo e confortevole” (per il 37,3% degli intervistati) e un beneficio economico “adeguato” (per il 23,3%). È il quadro che emerge dalla ricerca “Le imprese in Brianza nella nuova fase di integrazione delle produzioni a livello europeo e mondiale”, realizzata dall’istituto Censis e Fondazione Costruiamo il Futuro e presentata lunedì sera presso la sede di In-Presa a Carate Brianza.
Un’occasione per analizzare desideri e valori dei lavoratori di aziende attive tra le province di Como, Lecco e Monza, con focus particolare su quelle nuove generazioni che stanno muovendo i primi passi nelle realtà produttive brianzole. E il cui approccio al mondo del lavoro si rivela essere diverso da quello dei loro genitori e nonni.
«In Brianza il lavoro è sempre stato un grande valore per il singolo e la famiglia, una possibilità di affermare sé stessi nel territorio. – spiega Elisa Mattavelli, vicepresidente della Fondazione Costruiamo il Futuro – Ma oggi si sente principalmente la necessità di trovare un nuovo equilibrio tra lavoro e vita privata».
In altri termini, emerge una forte richiesta per la flessibilità degli orari e/o del luogo in cui operare: un aspetto ritenuto “molto importante” dal 40,8% del campione intervistato nel report. La garanzia di una formazione continua e un ambiente lavorativo meritocratico si rivelano essere, inoltre, elementi indispensabili per la propria crescita professionale. Ma nel desiderio di maggiore duttilità nella gestione della propria attività non rientra il lavoro a distanza (“smart working”), considerato centrale da appena il 4,5% degli intervistati.
«È evidente che oggi si dia un peso importante anche alle relazioni – continua Mattavelli – Si cerca un lavoro che sia soddisfacente anche a livello di relazione all’interno dell’azienda e del territorio dove l’azienda insiste».
Ma la Brianza, come emerge dal report, si presenta come un laboratorio di idee e innovazioni da studiare per comprendere come reagire alle situazioni di gravi difficoltà (come quella del periodo Covid) e alle sfide che affronta tutta l’Italia, dalla crescita minima dei salari alla crisi demografica.
«Davanti a tassi di crescita molto bassi, questo territorio ha mostrato una grande senso collettivo, di rispetto della persona, di attenzione al territorio sul piano sociale ancora prima che economico. Un modo per dire che apparteniamo a questa terra e su questa terra vogliamo scommettere – sottolinea il segretario generale del Censis Giorgio De Rita - La Brianza è uno straordinario laboratorio di imprese, capace di affrontare qualsiasi di crisi con grande capacità di flessibilità. Sono la ricerca e l’innovazione che permettono a questo territorio di essere uno dei più produttivi del Paese», conclude il sottosegretario regionale Mauro Piazza. Presente anche Maria Anghileri, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria
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