Lecco prima provincia per incidenza delle aziende artigiane, ma gli addetti calano

Lecco si conferma la prima provincia in Lombardia per incidenza delle aziende artigiane e la seconda in Italia. Ma, così come nel resto della regione, il numero degli addetti negli ultimi anni è in calo. E’ quanto emerge dalla nota informativa “Le imprese artigiane lariane: aperture, cessazioni e addetti” realizzata dall’Ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco in occasione dell’avvio della Mostra dell’Artigianato a Lariofiere - Erba.

Nel dettaglio, le imprese artigiane dell’area lariana, a fine giugno 2024, superano di poco le 23.000 unità e rappresentano il 35,4% del totale. Como (con 14.826 realtà imprenditoriali: 34,9%) è in 3a posizione nella graduatoria lombarda per incidenza delle aziende artigiane (dietro a Lecco e Lodi) e 5a nella classifica nazionale; Lecco (con 8.198 unità: 36,3%) è al 1° posto regionale e al 2° nazionale (dietro a Reggio Emilia, e davanti a Verbania e Lodi).

Rispetto a fine 2023 il numero delle aziende artigiane lariane è aumentato di 85 unità (+0,4%; la quota resta comunque invariata al 35,4%). A Como la crescita è stata di 58 unità attive (+0,4%) e la percentuale è stabile al 34,9%. In provincia di Lecco c’è stata un incremento di 27 imprese attive (+0,3%); tuttavia, l’incidenza è passata dal 36,4% al 36,3%.

Tra inizio 2016 e fine marzo 2024 è stato registrato un calo degli addetti delle imprese artigiane di circa 5.600 unità (-9,4%; la quota è scesa dal 25,4% al 20,8%). Per Como i lavoratori sono diminuiti di quasi 3.500 unità (-9,2%) e la percentuale è passata dal 25,3% al 20,6%; a Lecco gli addetti del settore sono scesi di poco più di 2.100 unità (-9,6%) e il peso del comparto è passato dal 25,5% al 21,1%.

Anche rispetto a fine 2023 i lavoratori delle aziende artigiane sono diminuiti di 477 unità (-0,9%; la quota passa però dal 20,7% al 20,8%). A Como i lavoratori sono calati di 245 unità (-0,7%; la percentuale passa dal 20,4% al 20,6%); a Lecco gli addetti del settore sono scesi di 232 unità (-1,2%; il peso del comparto scende dal 21,3% al 21,1%).

Analizzando l’andamento dei territori lombardi, si nota una lieve crescita solo a Bergamo (+4 unità: +0,01%); le performance peggiori si registrano a Milano, Brescia e Varese (rispettivamente -877, -692 e -460 unità, pari rispettivamente a -0,7%, -0,8% e -1,1%).

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