Economia / Lecco città
Sabato 21 Marzo 2015
Lecco. Per l’export non solo le fiere
Si punta alla visibilità sul web
Lo sportello estero di Api Lecco e Confartigianato amplia i servizi
Il prossimo appuntamento con la rassegna Interzum di Colonia
Il primo appuntamento, in maggio, con la fiera Interzum di Colonia è già organizzato, in aggiunta ai preparativi in corso per portare le aziende anche quest’anno ad altre due fiere per la meccanica quali la piattaforma virtuale Wired-Up e, nel 2016, Swisstech.
Dopo alcuni anni di lavoro per l’avviamento e il consolidamento dell’attività che ora conta 75 imprese che usano ormai stabilmente i servizi dello sportello per l’estero di Api e Confartigianato, ora è in atto una terza fase, quella dello sviluppo della parte business.
«Stiamo progettando – dice il responsabile dell’ufficio estero per Api, e vicedirettore dell’associazione, Marco Piazza – due tipi di nuovi interventi. Uno riguarda progetti per sviluppare la visibilità delle aziende, a partire da portali internet dedicati, e l’altro una serie di azioni per dare supporto in azienda alle imprese che vogliono rendere più efficace il lavoro con l’estero».
Ora a dare le prime cinque nuove adesioni al servizio si aggiunge anche la nuova sede Api in Valtellina. Anche a loro oltre ai servizi tradizionali di gestione dei contatti e supporto nella partecipazione a fiere e missioni l’ufficio estero dedica interventi collaterali su richiesta per facilitare l’organizzazione delle aziende che vanno in fiera.
È il caso, spiega Piazza, «dell’aiuto che stiamo dando in questo periodo a chi vuole partecipare in giugno a Blech Expo, la fiera di Stoccarda su lavorazione del ferro e laminazione. In questo caso diamo un aiuto pratico su quel che serve per insediarsi con lo stand».
Ora le energie sono concentrate su Interzum, che si svolge da 5 all’8 maggio, non senza qualche coda polemica da parte delle aziende verso gli organizzatori tedeschi di Colonia: «Noi – dice Piazza – ci saremo anche quest’anno perché crediamo nella validità della fiera. Tuttavia l’anno scorso l’organizzazione della fiera ha cambiato la distribuzione dei posti nei padiglioni per cui coloro che, fra i nostri imprenditori, erano abituati a una determinata postazione hanno deciso di non scendere a compromessi e di non partecipare».
Per questa ragione il gruppo delle 10 aziende dello scorso anno sarà sfoltito, sette non parteciperanno ma, dice Piazza, «abbiamo deciso di andare avanti con chi ancora ci crede, dopo aver verificato con le imprese che come noi continuano a crederci che la fiera ci ha comunque riservato spazi in una collocazione intelligente e di buon passaggio».
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