Lecco, mercato del lavoro: nei primi mesi dell’anno segnali positivi e segni di ripresa
Dopo la frenata del secondo semestre 2023, il mercato del lavoro di Lecco e provincia nei primi dei mesi di quest’anno mostra più vitalità, con saldi positivi ma, comunque, con un rallentamento, visto che il recupero “è dovuto esclusivamente alla significativa riduzione delle cessazioni”.
E’ questa la sintesi del nuovo report semestrale dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro basato sulle comunicazioni obbligatorie di assunzione, cessazione, proroga e trasformazione di contratti che dalle aziende arrivano ai Centri per l’impiego di Lecco e Merate.
Nei numeri, da gennaio a giugno 2024 sono stati attivati 20.500 nuovi contratti, 2mila in meno rispetto al semestre precedente in quello che è, si legge nel report, “un livello tra i più bassi dei cinque semestri precedenti. Tuttavia, le cessazioni sono scese sotto le 19.600 unità, registrando anche in questo caso un valore tra i più bassi degli ultimi cinque semestri”.
Un equilibrio che rende il saldo finale positivo con +930 unità, 1.400 in più rispetto al secondo semestre del 2023.
Le proroghe di contratto sono state 6mila, in linea con quelle dei semestri precedenti, in un questo è un dato che attenua l’effetto del calo nelle attivazioni. «Al contrario – spiega la rilevazione dell’Osservatorio – le trasformazioni hanno raggiunto il valore più basso nella serie storica, in particolare quelle da contratto a tempo determinato a indeterminato.
La forma prevalente di assunzione continua, ormai da molto tempo, ad essere quella del contratto a tempo determinato, con un’incidenza in crescita rispetto alle altre tipologie contrattuali, “anche a causa della diminuzione dei contratti di apprendistato, che rappresentano il 3,5% del totale dei contratti stipulati, scendendo per la prima volta negli ultimi anni al di sotto delle 600 unità nel semestre di riferimento».
Proprio l’andamento di proroghe e le trasformazioni mostra che il mercato del lavoro locale stia segnando il passo, con un calo di dinamicità. Sulla qualità dei contratti, quelli in somministrazione “tornano ad avere un maggior peso relativo (+13% rispetto a sei mesi fa e +26% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso).
Circa l’andamento delle assunzioni nell’industria il saldo è positivo con +482 unità, «accompagnato però da una netta riduzione delle attivazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo – sottolinea il report - è particolarmente evidente nel settore metallurgico, dove si registra, comunque, un saldo modestamente positivo (+170 unità) nel semestre in esame».
Il turismo registra i valori più positivi, confermando un aumento nella prima parte dell’anno, data la stagionalità del settore: il saldo positivo del settore è il più elevato del semestre (+1.120 unità) e in linea con quello dello stesso semestre dell’anno scorso.
Guardando all’analisi territoriale, il distretto di Lecco registra un saldo positivo (+90), mentre il distretto di Merate ha un saldo negativo (-74): saldi, tuttavia, “relativamente modesti rispetto all’ampiezza dei flussi contrattuali nelle rispettive aree. Al contrario, il distretto di Bellano presenta un saldo decisamente positivo di 914 unità, grazie alla vocazione turistica del distretto, con saldi spiccatamente positivi nel primo semestre e fortemente negativi nel secondo”.
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