Economia / Lecco città
Martedì 20 Gennaio 2015
Lecco. La Cisl promuove il Jobs act
«Così il lavoro è più tutelato»
La riforma è stata presentata da Roberto Benaglia del regionale
«Non creerà occupazione ma semplificherà le assunzioni»
Il Jobs act è stato al centro dell’incontro che la Cisl Monza Brianza Lecco ha tenuto ieri nel salone incontri della sede lecchese di via Besonda.
Ad illustrare i temi forti del Jobs act e soprattutto la posizione della Cisl in merito, è stato Roberto Benaglia, segretario della Cisl Lombardia. Quest’ultimo è stato chiarissimo sui motivi che hanno portato la Cisl a sostenere la riforma del lavoro del governo Renzi. «Volendo fare un paragone calcistico – ha esordito Benaglia – questa è una partita che non si può pareggiare, qui si vince o si perde. E sfatiamo anche un altro luogo comune: il Jobs act non porterà nuovi posti di lavoro, quelli li deve creare l’economia, ma è importante perché cerca di sistemare alcune storture del mercato del lavoro. Per questo la Cisl lo appoggia anche se è consapevole che ci sono criticità da sistemare e punti da rivedere. La nostra pressione nei confronti del governo non è basata sulle manifestazioni di piazza ma sulle proposte ed idee che vogliono cambiare in meglio la riforma».
Roberto Benaglia è poi entrato nel dettaglio ed ha illustrato i motivi dell’adesione della Cisl al Jobs act. I motivi del sì vanno individuati innanzitutto nel fatto che la riforma targata Renzi affronta le criticità legate al mercato del lavoro; vengono poi facilitate le assunzioni a tempo indeterminato; nasce un mercato del lavoro a tutele crescenti in sostituzione dei contratti precari; viene data centralità alle politiche attive ovvero al ricollocamento per i lavoratori che perdono l’impiego; sono standardizzate le tutele alle piccole e medie imprese e ai loro dipendenti oltre che ai precari. «In un certo senso – ha detto ancora Benaglia – il Jobs act è figlio dello Statuto dei lavori che nello scorso decennio voleva la Cisl». Un sì quello della Cisl condizionato però ad una serie di miglioramenti e di correttivi sui quali Benaglia ha molto insistito.
Per la Cisl il governo deve aumentare le risorse con cui finanziare la riforma, soprattutto nei prossimi anni; deve avvenire l’attuazione completa di tutti i decreti delegati e tutte le norme devono avere attuazione evitando che le vere riforme positive restino sulla carta; va curata la transizione tra vecchi e nuovi ammortizzatori e, infine, non va inibito il ruolo della contrattazione, che va anzi rilanciato. In conclusione, Benaglia ha ribadito la volontà della Cisl di sottrarsi al clima di scontro ideologico e di contrapposizione a tutti i costi: «Lo scontro non serve per ragionare su queste riforme. Il sindacato è sotto l’attacco della politica, ma a noi interessa la realtà che dobbiamo rappresentare, per questo vogliamo farci sentire con la forza delle idee e delle proposte».
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