Economia / Lecco città
Lunedì 16 Novembre 2020
Lecco. «Il nostro impegno è servito
Ristori a più categorie»
Confartigianato: il decreto del Governo ha recepito le sollecitazioni dell’associazione
Il decreto del Governo
ha recepito
le sollecitazioni
dell’associazione
Il Dl Ristori è stato corretto, ma il risultato resta comunque complesso per le imprese, che hanno difficoltà nell’accesso alle risorse.
Confartigianato Lecco ha accolto con favore le modifiche attuate al decreto anche sulla base delle pressioni esercitate a livello nazionale dall’associazione
Con l’entrata in vigore del decreto Ristori 2, sono definitive alcune novità introdotte sulla base delle sollecitazioni di Confartigianato. In particolare, è all’associazione che si deve l’inserimento di 20 nuove categorie tra quelle che beneficiano dei contributi a fondo perduto.
Tra queste la ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, altre attività di trasporti terrestri passeggeri, il trasporto di passeggeri per vie d’acqua, altre attività di trasporti terrestri, i fotoreporter e altre attività di riprese fotografiche, corsi di danza, le lavanderie industriali, attività di guida alpina, la fabbricazione di articoli esplosivi, il commercio al dettaglio di bomboniere.
Novità importanti anche per altre attività quali gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, per cui la quota percentuale del contributo aumenta del 50% e arriva al 200%. Previsto anche un nuovo contributo a fondo perduto per gli operatori con partita Iva attiva al 25 ottobre e con domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse indicate dal Dpcm del 3 novembre. Di questo elenco fanno parte gli istituti di bellezza, i servizi di manicure e pedicure, quelli di cura degli animali, e altri servizi per la persona.
Tra le altre misure di sostegno alle imprese lombarde (in quanto in zona rossa) il credito d’imposta per i canoni di locazione per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Inoltre la cancellazione della seconda rata dell’Imu da versare entro il 16 dicembre viene estesa ad ulteriori attività e applicata alle imprese ubicate nei comuni delle zone rosse del territorio nazionale.
C’è soddisfazione, in via Galilei, ma anche la convinzione che per certi versi si sarebbe potuto anche fare meglio. Il presidente Daniele Riva, evidenzia che «nonostante le correzioni ottenute, nei provvedimenti permangono numerose complessità che rendono difficile districarsi nel ginepraio di disposizioni».
Il risultato sarebbe potuto essere migliore. «Per questo, Confartigianato ribadisce la necessità di superare la logica dei singoli interventi legati a specifiche attività individuate da codici Ateco per introdurre, con un prossimo provvedimento legislativo nella legge di Bilancio, un nuovo contributo a fondo perduto sulla falsariga di quanto previsto dal Decreto Rilancio».
Secondo Riva, questo nuovo contributo dovrebbe basarsi su tre criteri ben precisi. In primo luogo, «destinatari dovrebbero essere tutti i titolari di partita Iva, mentre il calo di fatturato dovrebbe essere determinato «in relazione ai mesi interessati dai nuovi provvedimenti restrittivi (non più solo aprile 2020)». Infine, l’ammissione al contributo dovrebbe avvenire «solo in presenza di un calo significativo di fatturato rispetto al corrispondente lasso di tempo del precedente periodo d’imposta».n
C. Doz.
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