Lecco: Coldiretti si mobilita
per sostenere le ditte giovani

Ventisei domande di primo insediamento presentate da giovani agricoltori lecchesi e comaschi e solo sei finanziate. Questo è l'esito del riparto che la regione ha fatto delle risorse per finanziare l'insediamento di giovani in agricoltura. Per sostenere gli esclusi, Coldiretti ha chiusto l'intervento dell'amministrazione proivinciale.

g.morassi

LECCO - Ventisei domande di primo insediamento presentate da giovani agricoltori lecchesi e comaschi e solo sei finanziate. Questo è l'esito del riparto che la regione Lombardia ha fatto delle risorse per finanziare l'ultima parte di domande relative alla misura del Piano di sviluppo rurale (Psr) che sostiene l'insediamento di giovani in agricoltura. A livello regionale il riparto ammonta a 2.056.860 di euro, contro un importo richiesto di 8.950.750. In pratica l'importo stanziato basterà a finanziare solo il 23% del totale richiesto. Le aziende lombarde che si vedranno finanziate le domande sono 76 su 332 (sempre il 23%). A renderlo noto è la Coldiretti di Como-Lecco che chiede alle amministrazioni provinciali di Lecco e Como azioni forti e congiunte per non deludere i venti giovani che hanno deciso di fare l'attività agricola sul territorio, ma sono per ora rimasti senza i finanziamenti previsti dalla politica agricola europea. "Abbiamo scritto agli assessori Dadati e Polledrotti - spiega il presidente di Coldiretti Como-Lecco Fortunato Trezzi - perché insieme a noi facciano sentire la voce delle nostre provincie in Regione. I due assessori si erano proficuamente spesi nei mesi scorsi invitando i giovani a restare in agricoltura e ad utilizzare le misure del Psr. Ora però - aggiunge Trezzi - i 20 giovani (9 a Lecco e 11 a Como) che si sono visti "ammettere" le domande senza però prendere il becco di un quattrino, oltre alla delusione che mi hanno manifestato personalmente, chiedono che si trovino le risorse per soddisfare le loro richieste. Sono certo che le due provincie, insieme alle altre provincie lombarde, sapranno trovare il modo per convincere la regione Lombardia e l'Unione Europea a trovare le risorse mancanti per soddisfare tutte le richieste".

Economia / Lecco città

Sabato 08 Gennaio 2011

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