Economia
Giovedì 20 Novembre 2008
Lecco: c'è la recessione
Ma i fallimenti calano
Nonostante le difficoltà di mercato, le imprese lecchesi che hanno portato in libri in Tribunale sono in numero inferiori rispetto a 2005, 2006 e 2007
C’è la crisi, ma le imprese resistono. Nonostante le difficoltà del mercato, le imprese che si rivolgono alla procedura concorsuale sono meno che negli anni passati.
Numerosi i fallimenti, che dall’inizio dell’anno sono ventiquattro, ma comunque un numero inferiore rispetto al 2005, al 2006 e al 2007. Questo anche in seguito al fatto che molte aziende non sane, non sono riuscite a superare la crisi del 2005, e molte produzioni, specie nel settore tessile e dell’acciaio pesante, hanno perso terreno, surclassate dalla concorrenza asiatica. Le imprese che sono sopravvissute alla crisi del 2005, nonostante la criticità del mercato, hanno saputo innovare e adeguarsi a nuovi ritmi produttivi dettati dalla dinamicità dei mercati internazionali.
Nel 2008 nessuna azienda è entrata in amministrazione straordinaria, e gli ultimi casi risalgono al 2002, quando la Costa ferroviaria fu acquisita dal Gruppo Rail. L’ultimo caso di amministrazione straordinaria risale al 2002, quando la Manzoni Group è stata salvata dal colosso giapponese Aida. Non si registrano invece interventi di amministrazione giudiziaria e controllata, mentre più frequente è il ricorso al concordato preventivo. Nel corso dell’anno tre aziende vi hanno fatto ricorso: Defim, Feal, Greppi Antonio spa. Nel 2007 le aziende entrate in concordato preventivo sono state quattro: Decorbox in liquidazione, Thecom, Gruppo Rail Services, Ferinox. Più preoccupante il lungo elenco delle procedure fallimentari in corso e concluso negli anni passati. Nel corso dei primi nove mesi del 2008 i fallimenti giunti al Tribunale di Lecco sono 24. Molti, ma comunque meno di quanti ne siano stati registrati negli anni precedenti. Nel 2007 sono state 34 le procedure fallimentari, 47 nel 2006, 56 nel 2005 e 40 nel 2004. Mentre nessuna azienda del territorio è entrata in liquidazione coatta.
Tuttavia, nonostante i dati del 2008 siano incoraggianti, la situazione non è per nulla rosea per quanto riguarda il 2009. Il 20% delle imprese del territorio sta alla finestra, incrociando le dita, affinché nel 2009 arrivino nuovi ordini e le commesse tornino ad arrivare. Se così non fosse potrebbero essere molte le aziende in grande difficoltà.
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