Economia / Oggiono e Brianza
Domenica 26 Gennaio 2025
Lecco, bilancio positivo per i saldi. I capispalla sono i più venduti
Soddisfatti i negozianti per le prime tre settimane di ribassi
Archiviate le prime tre settimane di saldi invernali è tempo di bilanci. Un primo bilancio in positivo, o meglio gli addetti ai lavori parlano di vendite discrete in linea con lo scorso anno.
Nulla di eccezionale ma comunque in positivo e questo fa ben sperare. «Siamo nella media del 2024, con la differenza che questo gennaio è stato davvero un mese invernale con temperature fredde e qualche giorno di pioggia e ha invogliato perciò ad acquistare capi invernali - spiega Oscar Riva, presidente di Federmoda e titolare di Kammi calzature all’Isolago -. Nei primi giorni di saldi abbiamo avuto subito un buon giro di clientela poi le presenze sono state diluite, con fine settimana con un buon giro e altri con meno gente in giro, e lo stesso sui feriali».
Bilancio in linea con lo scorso anno anche da Sabrina Carminati, del negozio di abbigliamento Carminati su viale Adamello.
«Premetto che i mesi da ottobre a dicembre sono stati positivi con un buon giro, e che a Natale abbiamo venduto parecchi maglioni, per i saldi invece le richieste sono state soprattutto di capi spalle: piumini e giacconi - rimarca Sabrina Carminati -. Questi saldi sono senza eccessi ma in linea con lo scorso anno, e comunque i ribassi proseguono ancora».
Saldi che proseguono per tutto febbraio. «Con l’arrivo dei saldi, i capi spalla e la maglieria si confermano tra i capi più ricercati. Molti clienti scelgono capi adatti non solo all’inverno, ma anche alla primavera, grazie a tessuti leggeri e versatili che possono essere indossati a lungo nel corso dell’anno. Notiamo sempre più una clientela che punta a fare acquisti intelligenti - spiegano Gloria e Miriam Dell’Oro, titolari della boutique Nautilus di Oggiono -. Spesso si aspettano i saldi per investire in capi di qualità a un prezzo più vantaggioso. È un segno di grande consapevolezza, che porta sempre più clienti a scegliere con cura capi che durano nel tempo».
Per Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti e responsabile dell’area lecchese, sono «saldi in chiaroscuro, dopo un inizio lento forse perché il primo week end di saldi cadeva troppo presto e troppo vicino alle vendite di Natale e nel mezzo delle festività con famiglie ancora in vacanza e gli uffici ancora chiusi per il ponte della befana, abbiamo poi assistito, con l’arrivo del primo vero freddo invernale, che aveva invogliato la gente a tornare nei negozi a comprare qualcosa di utile per la stagione fredda».
Ora «la curva di spesa - prosegue Rossi -si è di nuovo appiattita purtroppo, forse la paura del prossimo nuovo caro bollette. Adesso i clienti aspettano che i negozianti alzino le percentuali di sconto per l’ultima parte dei saldi e come Confesercenti speriamo che le famiglie passato lo spauracchio dell’inflazione negativa tornino nei negozi di vicinato vero presidio del territorio».
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