Economia / Lecco città
Lunedì 16 Febbraio 2015
Lecco. Anche i più piccoli
guardano alle esportazioni
Imprese a scuola di export con Confartigianato. Un piano per la ricerca di mercati interessanti,ma anche della clientela e delle giuste partnership
Non solo fiere e missioni all’estero. Per Confartigianato il 2015 sarà l’anno della realizzazione di una serie di incontri per andare a fondo sulle esigenze pratiche delle micro e piccole imprese che vogliono vendere i loro prodotti sull’estero. Capiti rapidamente i bisogni, attraverso incontri già avviati, «siamo pronti – dice Paolo Grieco, responsabile dell’innovazione e dell’ufficio estero in Confartigianato - a offrire un piano di soluzioni articolato su tre azioni: ricerca dei mercati, dei clienti e delle giuste partnership».
In pratica, tre pacchetti d’intervento da utilizzare anche separatamente a seconda delle esigenze delle piccole imprese che spesso hanno produzione ma non sanno a quale mercato estero rivolgersi, oppure hanno già mercati e contatti ma non riescono a dare impulso alle vendite.
«Ora – dice Grieco – siamo in una fase di intensa raccolta di informazioni dai nostri imprenditori e di organizzazione di seminari per favorire la conoscenza dei processi per l’export. Il nostro obiettivo è anche quello di organizzare corsi specifici e anche utilizzare l’occasione del fuori Expo, dove saremo presenti, per portare il maggior numero possibile di imprese alle 12 sessioni di buyer stranieri già in programmazione».
Ma l’associazione, come spiega Grieco, ha in mente un programma più complessivo per accompagnare le imprese all’estero: «stiamo lavorando – spiega Grieco – con uno studio di Milano per aiutare le aziende nella prima richiesta che ci fanno, quella sull’individuazione di nuovi mercati. Perciò, dopo un primo seminario tenuto lo scorso 5 febbraio a cui hanno partecipato 30 imprenditori concretamente motivati, partiremo con un primo check gratuito per una valutazione approfondita che aiuti l’azienda a capire se è in grado di andare all’estero e, nel caso, quali attività e risorse deve mettere in campo per farlo».
A quel punto sarà l’azienda a decidere se investire anche economicamente nel nuovo piano assistito di ricerca di mercati, clienti e partner.
Le aziende sono piccole ma non per questo, come ricorda anche Ilaria Bonacina, i loro problemi sono di semplice soluzione.
Tantopiù che proprio sull’estero in Confartigianato stanno arrivando richieste con un certo grado di sofisticazione, come accade con le traduzioni. «Le imprese più innovative – spiega Grieco – non si accontentano più di traduzioni tecniche, per quanto accurate, sui loro prodotti. Le abbiamo sempre fatte, ma non servono per vendere. Su siti internet, dépliant, etichette vogliono che le traduzioni abbiano lo stesso impatto, anche emozionale, dei testi italiani preparati con i giusti elementi comunicativi per la vendita. Dopo un esperimento andato a buon fine con una nostra azienda, Tamil, ora diamo il via a un servizio di traduzioni speciali in inglese, francese, tedesco, spagnolo e giapponese. E’ un lavoro impegnativo, che vogliamo realizzare non isolatamente, limitandolo a singoli episodi di traduzione. Vorremmo, piuttosto, considerarlo come un elemento funzionale all’avvio di nuovi progetti delle aziende sull’export».
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