«Lavoro, incontro tra domanda e offerta. Vanno potenziati i centri per l’impiego»
Cgil a congresso Nella relazione il segretario Diego Riva ha toccato i temi dell’attualità. Su giovani e disoccupazione ha insistito per politiche attive e ruolo della formazione
La guerra, la crisi energetica, il Pnrr e la democrazia, ma anche le difficoltà delle famiglie, la crisi della rappresentanza e la funzione del sindacato confederale. Il segretario generale della Cgil Lecco, Diego Riva, ha toccato numerosi argomenti durante la relazione con cui ha aperto il diciannovesimo congresso della Camera del lavoro, in corso fino a questo pomeriggio al Campus di via Previati.
L’intervento non poteva prendere piede che dal contesto attuale, tanto «drammatico» - sotto più aspetti – quanto inedito, nel quale il sindacato ha scelto di confrontarsi con gli iscritti per migliorare il ruolo di rappresentanza e di presidio democratico.
Per farlo, affrontando tutti i temi contingenti, sono state organizzate 480 assemblee dei congressi di base, che hanno coinvolto oltre 12mila tesserati, i quali hanno eletto 220 delegati al congresso della Cgil territoriale.
L’attenzione di Riva è stata rivolta anche al nuovo Governo nazionale, espressione del centrodestra. «La causa principale della sconfitta del centro sinistra credo sia stata quella di aver rinunciato a mettere in campo proposte politiche in grado di raccogliere consensi nella maggioranza dei cittadini», ha evidenziato, rimarcando il ruolo in questo risultato della nuova legge elettorale. Sempre più pesante il dato relativo all’astensionismo.
«Siamo di fronte a una crisi della rappresentanza non solo nel mondo politico e tra i partiti, ma in senso generale», le cui cause sono molteplici, «partire dalle grandi trasformazioni subite o non affrontate con determinazione dal mondo produttivo» e che ha portato il ceto medio a perdere potere d’acquisto.
Questo provoca la crisi delle famiglie, 4 milioni quelle in difficoltà in Italia secondo la Cgia di Mestre nel 2021, con gravi disagi vissuti anche dai bambini. «In Italia, settimo Paese più industrializzato al mondo, questo non è accettabile. È per questo che nel documento congressuale si prova ad aprire una discussione su ruolo e funzione del sindacato confederale e unitario», da ripensare così come rappresentanza e contrattazione. Al centro del documento congressuale anche la crescita delle disuguaglianze sociali, causate anche dalle conseguenze della guerra in Ucraina («da fermare come tutti i conflitti nel mondo»). «In provincia di Lecco il tasso di disoccupazione si attesta attorno al 5,5%, una percentuale che corrisponde a più di ottomila persone. Numeri che a prima vista possono sembrare positivi, soprattutto se confrontati con altre realtà del Paese, ma che a noi dicono quanto sia necessario continuare ad agire per rilanciare l’occupazione, anche attraverso strumenti nuovi come il programma “Gol” e il relativo potenziamento dei centri per l’impiego».
Guardando al futuro, il pilastro deve essere la sostenibilità, ma anche la collaborazione con soggetti quali Ats e Asst, per affrontare temi fondamentali per la popolazione. Infine, un passaggio sulla Cgil Lecco, con tesseramenti in crescita sul territorio e servizi sempre più importanti per i cittadini, dall’Ufficio vertenze al Caaf, da Sunia a Federconsumatori.
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