Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 13 Giugno 2024
Lavoro, 700 posti in più in provincia di Sondrio. Ma il personale non si trova
Turismo alla ricerca di personale per la stagione estiva, più della metà dei lavoratori sono e saranno irreperibili secondo un andamento che non conosce soluzione. Nessun miglioramento nelle possibilità di trovare addetti soprattutto per le attività di ristorazione, ricettive e di accoglienza. A dirlo è il consueto bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, cui partecipa anche la Camera di commercio di Sondrio.
Secondo i dati forniti dall’analisi mensile sono 2.680 le opportunità lavorative offerte dalle imprese della provincia a giugno e 5.840 nel trimestre giugno-agosto 2024, con un incremento di 700 unità rispetto allo stesso mese del 2023 e di 640 unità rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.
In questo giugno, come pure per il trimestre giugno-agosto, è il turismo, comprensivo di attività di alloggio, ristorazione e servizi turistici, ad offrire le maggiori opportunità lavorative, con 1.400 entrate programmate, pari al 52% delle intere assunzioni previste nel mese. Seguono il commercio, che ricerca 430 lavoratori per il mese corrente e 990 entro agosto, l’industria manifatturiera (300 unità a giugno e 760 per il trimestre), i servizi alle imprese (270 unità a giugno e 600 entro agosto), le costruzioni (170 unità a giugno e 420 entro agosto) e i servizi alle persone (120 assunzioni a giugno e 370 nel trimestre).
Le opportunità lavorative sono offerte in maggioranza (75% dei casi) da imprese di piccole dimensioni (1-49 dipendenti); nel 12% dei casi si tratterà di assunzioni stabili (contratto a tempo indeterminato o apprendistato) mentre nell’88% a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
A balzare nuovamente alla ribalta, come ormai pressoché ad ogni analisi, è l’elevato tasso di irreperibilità del personale, il mismatch cioè tra domanda e offerta di lavoro. Anche se in questo caso le percentuali si alzano. Le imprese valtellinesi prevedono di avere difficoltà a reperire i profili desiderati nel 53% dei casi, dato in crescita rispetto ai due mesi precedenti (46,6% a maggio e 46,3% ad aprile). La difficoltà nel reperimento del personale è ancora una volta da ricondurre alla mancanza di candidati (37,6%) più che all’inadeguata preparazione (11,3%). In particolare, nel comparto turistico-ricettivo, che offre le maggiori opportunità di lavoro, risultano difficili da reperire esercenti e addetti nelle attività di ristorazione nel 63,5% dei casi e addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela nel 61,4%.
Per una quota pari al 50% delle entrate viene richiesta ai candidati esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
A giugno le imprese ricercano nel 45% dei casi personale con qualifica di formazione o diploma professionale (1.220 entrate previste, di cui 370 nell’indirizzo ristorazione e 260 per i servizi di promozione e accoglienza). Il 30% delle entrate sarà destinato a personale con diploma di scuola dell’obbligo (810 unità), il 20% con diploma di scuola media superiore (540 unità) e la parte residuale a personale laureato (100 unità). Nel complesso, per il mese di giugno le imprese ricercano giovani con meno di 30 anni nel 31% dei casi, percentuale in diminuzione rispetto al mese scorso (36%), soprattutto per l’inserimento in aree amministrative (37,1%).
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