Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 16 Marzo 2017
Lavorare con l’Iran: «Un’opportunità
da cogliere al volo»
Giornata informativa dedicata alle imprese quella promossa ieri dalla Banca Popolare di Sondrio. Sala: «Paese con uno sviluppo economico importante».
Una realtà complessa quanto ricca di opportunità per le aziende italiane e lombarde, comprese le piccole e medie imprese che possono affacciarsi su un mercato con grandi prospettive di crescita. È la “fotografia” dell’Iran emersa dalla giornata informativa promossa ieri dalla Banca Popolare di Sondrio, un focus dedicato alle imprese che intendono operare nel Paese del Medio Oriente per fornire informazioni concrete e spunti di lavoro, con l’aiuto di rappresentanti istituzionali ed esperti in un convegno ospitato dal Centro servizi della Bps di Berbenno e trasmessa in videoconferenza in numerose sedi della banca, in Lombardia e in altre regioni.
Affacciarsi sul mercato iraniano è un’opportunità da non sprecare per le aziende, ha sottolineato il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala in apertura dei lavori, ricordando come il Pirellone abbia già condotto due missioni a Teheran con le imprese lombarde, ottenendo risultati positivi.
«Il prossimo passo sarà la realizzazione di un desk fisso per l’Iran per guidare le nostre aziende sul posto - ha annunciato Sala -, dobbiamo lavorare molto sull’accesso al credito ma lo deve fare anche il governo. L’Iran è un Paese ricchissimo di materie prime e con uno sviluppo economico importante può diventare uno dei primi cinque Paesi al mondo, certo sono necessarie riforme economiche e strutturali ma i protagonisti di questo sviluppo saranno i primi a cogliere l’occasione e noi dobbiamo essere bravi a precorrere i tempi. Sarebbe un peccato se noi italiani e noi lombardi non cogliessimo questa opportunità».
Sempre in apertura dei lavori, dopo il saluto del vicedirettore della Bps Mario Erba, il console generale dell’Iran a Milano Amir Masoud Miri ha fatto il punto sui rapporti fra il Paese e l’Italia, poi la parola è passata agli esperti per un’analisi della situazione economica generale e di vari temi specifici.
Il quadro complessivo, ha spiegato il segretario della Camera di commercio e industria italo-iraniana Pier Luigi D’Agata, nel corso del 2016 ha visto un forte aumento dell’import dall’Iran, con la ripresa del commercio del greggio, ma anche una crescita intorno al 28% dell’export dall’Italia verso un Paese che presenta possibilità interessanti in tanti settori, dall’automobile all’agro-industria, dalle infrastrutture «su cui il governo ha programmi colossali» fino ad energia e telecomunicazioni: opportunità da sfruttare «attraverso un’internazionalizzazione strutturata che richiede tempo e attenzione», ha rimarcato D’Agata. L’Iran è infatti «il principale mercato emergente che si apre da vent’anni a questa parte», ha sottolineato Andrea Goldstein di Nomisma, grazie «alla ripartenza del Pil dopo le sanzioni» e ad un «profilo demografico estremamente favorevole, con una popolazione giovane e un aumento progressivo dei ceti medi».
Istruzioni pratiche
Come muoversi, l’hanno spiegato gli esperti intervenuti al focus: Marco Padovan dell’omonimo studio legale ha ricapitolato i principali aspetti normativi, Dario De Caro di Alitalia ha illustrato le nuove tratte verso l’Iran, Andrea Motalli della Banca Popolare di Sondrio ha chiarito il quadro rispetto all’operatività bancaria e finanziaria, Alberto Guglielmone di The Story group ha parlato di comunicazione e marketing nel Paese del Medio Oriente, mentre Lorenzo Alderighi di Unido Itpo ha presentato le attività a supporto del settore energetico. Per finire, Jacopo Nardi del gruppo Rina ha presentato l’esperienza diretta del Centro sviluppo materiali in Iran.
© RIPRODUZIONE RISERVATA