Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 07 Dicembre 2016
L’artigiano in fiera, un mix di proposte
a misura di turista
Il Villaggio Valtellina alla kermesse di Rho. Obiettivo offrire prodotti e vacanze puntando su Milano. «Ci aspettiamo 3.000 persone al giorno».
Dolci, vini, birre, funghi, miele, mele, caffè, frutti di bosco e bresaole, ma anche prodotti del settore lapideo e dell’arredamento. Senza dimenticare il ristorante valtellinese. La Valtellina si è presentata con questo mix a “L’artigiano in fiera”, manifestazione che da sabato ospita a Rho migliaia di imprese provenienti da tutti i continenti. Le tradizioni artigianali più consolidate saranno protagoniste della manifestazione fino a domenica, così come la propensione all’innovazione del sempre crescente numero di giovani che decidono di impegnarsi nel settore, anche in provincia di Sondrio.
I visitatori hanno osservato le aree dedicate al fashion, alla creatività, all’arredamento, senza dimenticare tutto quello che riguarda l’enogastronomia. L’obiettivo del Villaggio Valtellina, il cui allestimento e coordinamento viene curato per il quinto anno consecutivo da Valtellina Turismo, è chiaro. Nel rispetto del lavoro portato avanti negli ultimi anni, in particolare con i progetti legati a Expo, i consorzi e le imprese – a cominciare da quelle del turismo e dell’enogastronomia – puntano su Milano e le zone limitrofe per proporre prodotti e vacanze.
«Sicuramente la presenza a Milano nel fulcro di quello che definiamo il bacino di prossimità è importantissima, soprattutto all’inizio della stagione invernale - sottolinea Lucia Simonelli di Valtellina Turismo -. Da vari anni questo spazio raccoglie un interesse maggiore. Abbiamo garantito continuità alla nostra presenza, ora si raccolgono i frutti. Expo è stato un traino per Milano e le destinazioni vicine, come le zone dei laghi e la Valtellina. Sicuramente c’è ancora dello spazio per crescere, facendo percepire la nostra provincia come meta per tour culturali, sportivi ed enogastronomici quando si sceglie Milano come destinazione di riferimento».
Il Villaggio Valtellina ospita, oltre allo spazio di promozione turistica di Valtellina turismo, alcune aziende. Sono presenti: Birrificio Legnone di Dubino, Birrificio Revertis di Caiolo, Bresaola Ferraro di Dubino, Cantina Rivetti e Lauro di Tirano, Greenflex di Talamona, Melavì di Ponte in Valtellina, Nera Vini di Chiuro, Nuova Serpentino di Chiesa Valmalenco, Valtfungo di Cosio Valtellino, Azienda agricola Il Mirtillo delle Valli del Bitto, Sapori della Montagna-Rifugio Alpe Lago di Albaredo per San Marco, lo spazio caffetteria con caffè Brasilmoka e la Bottega di prodotti tipici di Fabio Valli. Valli con lo staff del Combolo ha curato il ristorante valtellinese.
«Ci aspettiamo 3000 persone al giorno per un totale di oltre 20mila – racconta il titolare del ristorante di Teglio -. È un’ottima occasione di promozione, i risultati si vedono. Nei dodici weekend dedicati al pizzocchero abbiamo accolto 40mila visitatori nei ristoranti, con ricadute positive anche sugli alberghi. Il turismo enogastronomico ha ottime potenzialità».
Ma qual è il pensiero delle aziende? «Siamo al terzo anno di partecipazione a questa fiera – spiega Dino Parravicini da Melavì, organizzazione di produttori che raccoglie 270mila quintali di mele -. Dai primi due abbiamo avuto ottimi riscontri, soprattutto per i prodotti trasformati, da quest’anno puntiamo anche sulla valorizzazione della “Rockit”. Le prime giornate hanno dato segnali positivi, siamo molto soddisfatti e fiduciosi, anche perché due visitatori su tre sono lombardi e noi vogliamo crescere nella regione».
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