Economia
Giovedì 21 Marzo 2024
L’appello all’Europa: «Bisogna ripartire
dalla manifattura»
Tavolo per la competitività lombardo a Bruxelles e documento con dieci richieste alla futura Commissione. L’assessore Guidesi: «Da quella uscente gravi danni»
La Lombardia è la prima regione industriale d’Europa, più avanti anche del Baden Wurttemberg e della Baviera. Raccoglie oltre un terzo del totale in valore delle partecipazioni estere in Italia e sviluppa circa un quinto degli investimenti netti italiani fuori dai confini; oltre il 60% degli investitori stranieri in Italia, e 92 dei 100 investitori più significativi, sono in Lombardia. Lo scorso anno il valore dell’interscambio commerciale con l’estero ha sfiorato i 350 miliardi di euro, con una crescita del 21%.
L’export ha superato i 162 miliardi di euro, il valore più alto di sempre, con una crescita del 19.1%. E ancora, il Pil della Lombardia alla fine del 2023 è cresciuto del 5,5% (distanti Catalogna +1,1%, Baviera a 0,4% e Baden Wurttemberg ancora sotto del -1% nel 2023 a confronto con il 2019). I numeri chiari in sostanza confermano quanto la Lombardia sia sempre più protagonista a livello internazionale ed è per questo che l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, ha deciso di convocare, per la prima volta, il Tavolo della Competitività della Lombardia, al quale partecipano tutte le associazioni di categoria del sistema produttivo ed economico, a Bruxelles, per approvare e sottoscrivere un documento politico-istituzionale con dieci proposte da sottoporre alla prossima Commissione Europea affinché «si riparta dal sostegno dei territori produttivi attraverso il confronto e l’ascolto delle loro proposte; in questo la regione più produttiva dell’Europa, la Lombardia, vuole essere protagonista». Le dieci tematiche richiamate nel documento sono: attrazione investimenti, economia di prossimità, credito, energia e indipendenza nell’approvvigionamento, filiere ed ecosistemi, manifattura, microimprese, patto di stabilità, neutralità tecnologica, politica fiscale.
«Siamo convinti – dice Guidesi – che sia fondamentale essere presenti in questa sorta di “transizione” di Commissione, visto che finalmente l’Europa ha deciso di occuparsi del futuro della sua competitività, anche alla luce del lavoro che sta portando avanti Mario Draghi. La nostra idea è che l’Europa sarà competitiva se ripartirà dai territori manifatturieri; da qui nasce la nuova strategia di creare alleanze, lobby istituzionali, tra territori manifatturieri per influenzare le scelte della prossima Commissione; lo facciamo perché pensiamo che l’uscente Commissione Europea abbia preso decisioni surreali causando gravi danni economici alla stessa Europa e non vogliamo commettere l’incredibile errore di coloro i quali continuando a difendere totalmente queste decisioni provocando la fine dell’Europa stessa». Gli obiettivi Gli obiettivi della missione a Bruxelles sono stati riassunti in una nota firmata da tutti i rappresentanti delle associazioni. «Come Sistema economico e produttivo lombardo – proseguono i promotori del documento – ci siamo riuniti al Tavolo della Competitività per manifestare le nostre proposte e i punti d’attenzione prioritari rispetto alla prossima legislatura europea. Siamo convinti che il futuro della competitività europea dipenderà dai territori tradizionalmente più produttivi; noi, come Lombardia, siamo tra questi e vogliamo continuare ad esserlo. La nostra presenza a Bruxelles vuole riaffermare il protagonismo lombardo nel contesto europeo e per questo chiediamo alla prossima Commissione europea realismo, confronto diretto con i territori e meno ideologia».
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