L’acquisizione della Vismara di Casatenovo da parte del gruppo Pini riapre i giochi per la riqualificazione delle aree del centro

L’acquisizione da parte del gruppo valtellinese fa anche ripartire i giochi per la riqualificazione delle aree del centro, che sono comunque slegate rispetto al passaggio di proprietà dello stabilimento di Cascina Sant’Anna. «Un passo positivo – commenta il vice sindaco Lorenzo Citterio – perché tutela l’occupazione di decine e decine di persone e salvaguarda un polo produttivo importante»

Casatenovo

L’acquisizione della Vismara Spa da parte del gruppo valtellinese Pini fa ripartire i giochi per la riqualificazione delle aree del centro, che sono comunque slegate rispetto al passaggio di proprietà dello stabilimento di Cascina Sant’Anna.

«Questa acquisizione è un passo positivo – commenta il vice sindaco Lorenzo Citterio, che è stato delegato a seguire la vicenda – perché tutela l’occupazione di decine e decine di persone e salvaguarda un polo produttivo importante. L’amministrazione comunale, per quanto di sua competenza, ha sempre seguito anche la vicenda dell’azienda, incontrando le parti sociali e con un continuo e proficuo ascolto di tutti i coinvolti. Siamo soddisfatti».

Adesso però si apre un intero nuovo capitolo che riguarda le aree del centro, la ex Vismara, la ex Vister e la parte del Chioso, che è in capo alla Devero Costruzioni. Già da tempo le tre aree erano state divise anche per poter presentare tre progetti distinti, e le attuali proprietà sono diverse. La parte della Devero, che è la più piccola, è anche l’unica in grado di partire.

«E’ iniziato un confronto con gli uffici dal punto di vista tecnico per poter partire con le opere, la Devero è l’unica che ha firmato e sottoscritto la convenzione e quindi il percorso di quella parte è diviso dal resto». L’area ex Vister, che si trova ad ovest di via don Rossi e confina con piazza mercato, è quella che vede un percorso abbastanza complicato. E’ «sottoposta ad un procedimento di sequestro immobiliare», spiega Citterio. I creditori, gli istituti bancari, hanno presentato questa istanza di sequestro e l’area dovrebbe andare all’asta in tempi brevi. E’ anche l’area dove dovrà essere realizzata la maggior parte del grande parco pubblico previsto dal vecchio masterplan di Cino Zucchi. Diversa la situazione dell’area ex Vismara, che è ancora in capo al gruppo Ferrarini e per cui «è stata depositata un’offerta di acquisto» che solo adesso che l’azienda è stata ceduta ha maggiori possibilità di essere esaminata.

«Siamo ottimisti, credo che quest’anno si definiranno molte cose riguardanti il centro – auspica Citterio – per quanto ci riguarda faremo tutto il possibile per agevolare il percorso. Molte cose si sono mosse dopo la decadenza dell’accordo di programma e l’inserimento delle aree nel Pgt che è stato pubblicato ad agosto. Di fatto si seguirà il masterplan di Zucchi».

Il Pgt prevede per le due aree una riduzione del 30% rispetto ai volumi esistenti, quindi da 170 mila a 117 mila metri cubi. La proprietà Vismara aveva chiesto che la riduzione delle volumetrie venisse spalmata sull’intero ambito di trasformazione del centro e questa osservazione è stata approvata. Servirà quindi un nuovo progetto, che comunque dovrà contenere come opere ad uso pubblico nuove strade e piste ciclabili, una nuova piazza ed il parco pubblico, la sala civica e dovranno essere conservate le ciminiere e le caldaie.

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