La “ricetta” della ripresa

«Meno vincoli e più qualità»

All’indomani dell’assemblea dei costruttori edili, dove oltre al presidente di Ance Sergio Piazza a tirare per la giacca il sindaco Virginio Brivio sui tempi di approvazione del Pgt è stato persino il prevosto Franco Cecchin, i costruttori rilanciano sul tema del recupero edilizio.

Le imprese, i progettisti, le banche, un sistema pubblico Stato-Regioni-Comuni che si attivi con incentivi di fiscalità sono i protagonisti di quella rigenerazione urbana che può far da volano per la ripresa economica del Paese.

Ne ha parlato venerdì nell’assemblea annuale dei costruttori edili Sergio Piazza, presidente di Ance Lecco, spiegando che per farcela occorre rimettere in equilibrio un intero sistema che a fronte dell’esistenza di un’alta domanda di case deve vedersela con imprese e famiglie in difficoltà per la crisi economica, con Comuni che potrebbero investire ma sono frenati dal patto di stabilità, con banche che non danno mutui e con una burocrazia autoreferenziale che non solo non aiuta ma aggiunge danno.

Eppure, ha detto Piazza, se Lecco sapesse dotarsi di un progetto di “città intelligente”, attraverso la riqualificazione si trainerebbe la ripresa. E l’ha spiegato con un esempio che da definito «in apparenza provocatorio ma in realtà possibile».

«Consideriamo – ha detto – un edificio di 5 piani e 20 appartamenti di 100 metri quadrati l’uno, 4 per piano. In termini di volumetria si tratta di 6.000 metri cubi. Un intervento di demolizione e ricostruzione di questo edificio in classe A, tenendo conto che l’area non ha incidenza perché già acquisita, ha un costo che può essere stimato in circa 2,4 milioni di euro che diviso sui 20 appartamenti dà un costo d’impresa unitario di 120.000 euro. Tolta l’incentivazione fiscale del 65% oggi in vigore, arriviamo a un costo reale per appartamento pari a 42.000 euro».