Economia / Lecco città
Martedì 06 Ottobre 2015
La “Pietro Carsana” in crisi di liquidità
Richiesta di cassa straordinaria per 133
La trattativa In serata concluso l’incontro con i sindacati, venerdì la domanda sarà formalizzata. L’impresa proverà a ristrutturare il debito, altrimenti dovrà chiedere l’ammissione al concordato
Da tempo le voci riportavano di difficoltà finanziarie della “Pietro Carsana”, impresa di costruzioni Lecco, con 133 dipendenti (43 impiegati, 90 operai).
E ieri, nella sede dell’Ance, la direzione aziendale - c’era il direttore generale Davide Conti - ha comunicato ai sindacati di aver avviato la richiesta di ammissione alla procedura concorsuale. Significa che, nei prossimi sessanta giorni, l’azienda ha due possibilità: o riesce a trovare con i creditori un accordo extra giudiziale sulla ristrutturazione del debito, o dovrà chiedere di entrare in concordato (decisione che deve prendere il giudice).
Nel frattempo, con il sindacato - ieri all’incontro c’erano Giuseppe Cantatore, Giancarlo Lupinu per la Fillea-Cgil, Ignazio Verduzzo per la Filca-Cisl e Gianluca Callina per le Feneal-Uil - è stata preparata una richiesta di cassa integrazione straordinaria per i 133 lavoratori. La richiesta di cassa venerdì verrà presentata in regione, per diventare operativa da lunedì 12. La durata della cigs sarà di un anno, con rotazione dei lavoratori interessati: l’impresa vuole continuare a produrre e quindi i lavoratori coinvolti nella cassa saranno decisi sulla base delle necessità produttive.
Ai sindacati, i rappresentanti della “Carsana" (all’incontro ha partecipato anche il consulente Mirko Martorelli) hanno insistito sulla volontà di proseguire la produzione e di dare continuità all'impresa.
«È una volontà - sottolineano i sindacalisti - che accogliamo in modo positivo, anche se siamo consapevoli che è difficile ad oggi prevedere l’evoluzione della crisi. Nell’incontro con l'impresa - dicono i sindacalisti - abbiamo anche concordato che i lavoratori interessati dalla cassa possano seguire dei percorsi di riqualificazione che renda più agevole la ricollocazione. Domani mattina (mercoledì) - annunciano i sindacati - terremo due assemblee in azienda, per informare gli operai e gli impiegati sulla situazione».
Nell’incontro di ieri, la “Carsana” ha spiegato che le difficoltà finanziarie sono legate soprattutto alla crisi del mercato immobiliare. In sostanza, l’impresa ha costruito senza riuscire a vendere, ed è così caduta in una crisi di liquidità. «Questo - notano i sindacati - confermano che in edilizia e nell’immobiliare la crisi è ancora pesante».
Viste le dimensioni della “Carsana” (è tra le imprese di costruzioni più importanti del Lecchese), se la situazione dovesse precipitare si teme un effetto domino, che coinvolgerebbe molti fornitori e numerose imprese di minori dimensioni che hanno lavorato in subappalto nei cantieri “Carsana”. Tra le ultime opere realizzate dalla “Carsana”, meritano di essere citati i padiglioni del Giappone e della Coca-cola all’Expo di Milano .
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