Economia / Sondrio e cintura
Domenica 30 Giugno 2019
La lettera della Bps: «Crediti deteriorati, taglio significativo»
Popolare di Sondrio, consueta missiva ai numerosi soci: «Svolta un’attività intensa nonostante le difficoltà. Tutto ciò consente di ottenere sempre utili importanti».
La Banca Popolare di Sondrio ha l’obiettivo di ridurre lo stock di crediti deteriorati «in modo significativo, anche diminuendo, stante l’impossibilità di eliminarlo, il passaggio di crediti dallo stato “in bonis” (posizione creditoria che la banca vanta nei confronti di clienti ritenuti solvibili e quindi in grado di fare fronte puntualmente al rimborso del credito secondo le modalità prestabilite, ndr) a quello di deteriorato».
Lo spiegano nella consueta lettera di metà anno agli oltre 168mila soci il consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini e il presidente Francesco Venosta. Nella missiva si fa presente come «nel difficile contesto economico e finanziario che caratterizza l’anno in corso, la banca non si è adagiata, ma, al contrario, ha svolto un’attività intensa e profittevole, e così è stato per le controllate. Con la prudenza del caso, sono stati concessi affidamenti e mutui a famiglie e aziende meritevoli di credito, investendo in loco, nel limite del possibile, i risparmi raccolti nei territori presidiati. I clienti - aggiunge l’istituto - hanno potuto diversificare gli investimenti, in base alle loro aspettative, alla loro cultura finanziaria e alla propensione al rischio più o meno accentuata di ognuno: è il caso del cosiddetto risparmio gestito e dei tanti prodotti finanziari e assicurativi da noi offerti».
La Banca Centrale Europea ha poi «validato il nostro sistema interno di rating, relativamente ai segmenti di clientela corporate e retail (la cui esposizione, a fine marzo, ammontava a oltre 20 miliardi). Finalmente possiamo trarne i benefici attesi, sia in ordine all’ampliamento degli impieghi, sia per accelerare il processo di derisking. Ai crediti deteriorati (Npl) abbiamo riservato l’attenzione del caso - specifica la Popolare - . È un settore al cui dimagrimento stiamo dedicando ogni doveroso sforzo, dando priorità di attenzione e di intervento. Il grado di loro copertura è superiore a quello del sistema, ma questo non ci esonera dall’impegno di migliorarlo ulteriormente. L’obiettivo è di ridurne lo stock in modo significativo, anche diminuendo, stante l’impossibilità di eliminarlo, il passaggio di crediti dallo stato “in bonis” a quello di deteriorato».
All’assemblea tenutasi il 27 aprile a Bormio, tremilacinquecento soci hanno approvato a larghissima maggioranza il bilancio, chiuso con un utile netto di 83,623 milioni di euro. L’utile netto d’esercizio a livello di Gruppo si è attestato a 110,8 milioni. Al suo conseguimento hanno contribuito le controllate Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA, Factorit Spa, Banca della Nuova Terra Spa e PrestiNuova Spa. L’assemblea ha inoltre approvato il dividendo unitario lordo di 0,05 euro, corrispondente a un rendimento dell’1,9% sul valore del titolo, in base alla quotazione a fine 2018.
«Merita un accenno il salvataggio della Cossi Costruzioni, società con sede a Sondrio, avvenuto a seguito del fattivo interessamento di questa Popolare, con la collaborazione di altri soggetti e con il determinato apporto del Gruppo Salini Impregilo Spa - si legge nella lettera -. Il buon esito dell’operazione ha tutelato le nostre ragioni di credito e ha evitato il fallimento di una storica impresa edile, che bene esprime le capacità dell’imprenditoria valtellinese. Si è scongiurato, tra l’altro, il licenziamento di quasi duecento maestranze locali, che si fanno apprezzare ovunque per laboriosità e competenze».
Il 24 giugno è stata inoltre attuata la fusione per incorporazione «di PrestiNuova spa in Banca della Nuova Terra spa, ambedue da noi interamente controllate. Bnt, a poco più di un anno dall’avvio, si sta affermando nell’attività di concessione di finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, o assistiti da delegazione di pagamento. È un settore per noi nuovo, che abbiamo approcciato con entusiasmo per assistere i privati, interessati a prestiti da utilizzare per le proprie necessità individuali; così com’è nuovo il renting (noleggio a lungo termine), effettuato tramite Rent2Go srl, joint venture di cui facciamo parte, costituita insieme al Gruppo Autotorino e al Gruppo Barchetti».
Operare «con prudenza, professionalità e impegno, a favore dei territori, con la gente e per la gente, è la prassi da noi seguita da sempre, che, tra l’altro, ci ha permesso e ci permette il conseguimento di utili pure in situazioni congiunturali particolarmente sfidanti - scrive ancora l’istituto -. Il nostro modo di lavorare è sotto la lente di tutti, giornali compresi, tant’è che siamo rimasti assegnatari, il mese scorso, di due lusinghieri riconoscimenti da parte del quotidiano economico–finanziario Milano Finanza, nell’ambito di “Milano Finanza Global Awards 2019”. Trattasi del “Premio Creatori di Valore” come “Migliore Banca Regione Lombardia”, in aggiunta al “Premio Guido Carli/Lombard”, assegnato ad personam come “Miglior Banchiere Popolare”. Siamo la banca di sempre, solida e profittevole, disponibile ad ascoltare chi abbisogna del nostro supporto. Forti della nostra storia, siamo consapevoli che il futuro è strettamente connesso al passato - scrivono Padranzini e Venosta -. Guardarci indietro, per adeguarci al nuovo contesto guardando avanti, è ciò che facciamo, cercando di cogliere il momento opportuno».
Nota molto positiva è l’assegnazione a Milano–Cortina, il 24 giugno scorso, delle Olimpiadi Invernali 2026. «L’evento è di straordinaria importanza: alla grande visibilità si aggiungono benefici effetti su lavoro e investimenti, di cui si avvantaggeranno non solo le località direttamente interessate dagli sport della neve dove si svolgeranno le gare, ma l’intero Paese. Onore al merito a chi ha creduto e si è battuto per l’aggiudicazione» Quanto, infine,
Quanto agli aspetti culturali, viene ricordata la recente conferenza del 21 giugno scorso, tenuta dalla professoressa Pinin Brambilla Barcilon sul tema “Restauro del Cenacolo Vinciano”», un argomento «che ha coronato le nostre iniziative commemorative leonardesche. La manifestazione ha riscosso largo successo».
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