Economia
Lunedì 02 Febbraio 2009
La crisi della meccanica
Coinvolte 114 imprese
L'analisi della Fim-Cisl evidenzia che nel Lecchese sono 3.343 i lavoratori metalmeccanici coinvolti in richieste di cassa integrazione ordinaria
Sono questi i primi allarmanti dati presentati dalla Fim che parlano di un secondo semestre del 2008 difficile per il settore metalmeccanico, da sempre motore trainante dell’economia lecchese. E non è solo il territorio a soffrire, in Lombardia sono state interessate dalle crisi 971 aziende (contro le 327 del 1° semestre), con 80.082 addetti (contro i 28.259 precedenti), con un totale di 49.033 lavoratori direttamente colpiti dalla crisi (11.767 i precedenti), oltre 37.000 in più del semestre precedente, con una impennata del 317%.
Nell’87% dei casi si è ricorso alla cassa integrazione ordinaria nell’8% alla cassa integrazione straordinaria, e solo nel 5% alla mobilità. E le previsioni sono ancora più cupe, perché con l’inizio del 2009, anche tutte quelle aziende che non erano ricorse ad ammortizzatori sociali, tamponando la crisi sfruttando le ferie ed i permesso riposo arretrati, dovranno a loro volta richiedere la cassa integrazione ordinaria, per far fronte alla mancanza di ordini.
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