La cauta estate delle aziende. Campanari: «Pesa l’incertezza sulle prospettive»

A seconda dell’ampiezza delle chiusure per ferie, come ogni anno il mese di agosto può essere anche un banco di prova sulle eventuali difficoltà del momento. Da mesi diverse aziende del settore metalmeccanico riferiscono difficoltà generali sugli ordini, con relativo aumento in via precauzionale di ore di cassa integrazione ordinaria come mostrato dalle ultime elaborazioni dell’ufficio studi della Uil Lombardia.

Su quanto a Lecco le aziende locali utilizzeranno le chiusure estive per attutire gli effetti del calo di produzione non ci sono dati, tuttavia è alta l’attenzione sul rallentamento delle produzioni. Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, spiega che «quello relativo ai periodi di chiusura per ferie delle imprese associate non è un dato che l’associazione monitora e non abbiamo quindi un riferimento oggettivo. Sappiamo però come Federmeccanica abbia evidenziato nella sua ultima indagine un rallentamento dell’economia globale che, per l’anno in corso, fa prefigurare un’attività nel complesso ancora debole e caratterizzata da grandi incertezze».

In relazione agli ultimi dati nazionali Istat e di Federmeccanica Campanari ricorda il «peggioramento dell’attività produttiva industriale e, in questo contesto, sempre la Federazione rileva una particolare sofferenza per il settore metalmeccanico. E anche se guardiamo all’andamento dei prezzi delle materie prime, dei semilavorati e dei rottami richiesti dalle imprese del comparto per le loro lavorazioni, vediamo che le quotazioni sono abbastanza contenute, indice questo del fatto che anche la domanda, a sua volta, si mantiene su livelli non elevati. Ciò non significa che dobbiamo allarmarci, soprattutto in un territorio come il nostro che resta sano nei suoi fondamentali e lo ha più volte dimostrato, ma ci fa osservare che in un contesto globale altamente incerto e con un trend economico generale non brillante, è probabile che alcune imprese approfittino del mese di agosto per una pausa delle attività, come del resto accade ogni anno, peraltro in modo non omogeneo».

Campanari aggiunge che peraltro, dato «l’alto livello di internazionalizzazione del nostro tessuto produttivo possiamo immaginare che le eventuali interruzioni dovranno come sempre tenere conto dei ritmi dei clienti che, operando in altri Paesi o continenti, non necessariamente coincideranno con quelli italiani».

Si confida dunque in una ripartenza d’autunno compatibilmente con un quadro geopolitico di pesanti incognite, con le turbolenze anche economiche che derivano da due conflitti in atto e dalle elezioni statunitensi di novembre. «Anche Confindustria – afferma Campanari - nelle sue ultime analisi economiche segnala come le imprese siano particolarmente caute guardando alle previsioni dei prossimi mesi, in attesa degli sviluppi a livello globale, mentre la stessa Federmeccanica evidenzia come la debolezza della domanda mondiale si ripercuota in particolar modo sui principali mercati europei».

Nei dati campanari ricorda che nel primo trimestre 2024 i flussi di prodotti metalmeccanici diretti verso l’Unione Europea sono infatti diminuiti del 6,1%, a fronte dell’incremento registrato per quelli diretti verso i mercati esterni all’area (+3,1%). «Il calo – conclude Campanari - pur avendo interessato tutti i nostri principali partner commerciali, è stato determinato in particolar modo dal crollo registrato sul mercato tedesco (-12,1%). Tutti elementi, questi, che non ci fanno essere pessimisti ma che, nondimeno, ci invitano a monitorare con attenzione i segnali sul territorio, da un lato, e gli sviluppi del contesto, dall’altro».

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