Its Agroalimentare, prendono forma il progetto dei nuovi laboratori

Si sviluppa il progetto dei nuovi laboratori che verranno presto realizzati grazie ai fondi provenienti dal PNRR, al contributo economico della Provincia di Sondrio e alla disponibilità della Fondazione Fojanini

Una nuova guida, governance allargata, opportunità che si ampliano con l’apertura anche al mondo del turismo e il progetto dei nuovi laboratori che sancisce la collaborazione con la Fondazione Fojanini di studi superiori di Sondrio. Stessa determinazione di sempre nell’offrire una proposta formativa di elevata qualità a favore del territorio e dei suoi giovani, la Fondazione Its per l’innovazione del sistema agroalimentare di Sondrio costituita nel dicembre 2017 da enti, associazioni di categorie e imprese per offrire competenze di elevata specializzazione tecnologica post diploma, vive una stagione di piccole e grandi rivoluzioni. A partire dal nome: non più istituto tecnico superiore, ma tecnologico per una denominazione che per brevità diventa semplicemente Its Academy Agroalimentare. Arrivano dalla riunione del consiglio di amministrazione di oggi nella sede di Confindustria Lecco e Sondrio le novità statutarie legate al nuovo assetto della governance e anche ai progetti che l’Its sta portando avanti, a partire da quello annunciato in autunno per la realizzazione di cinque nuovi laboratori dedicati agli studenti dei corsi. Un’iniziativa che sarà il nuovo presidente Fabio Esposito, direttore generale della Latteria sociale Valtellina, subentrato a Franco Moro a portare avanti.

«Sono molto orgoglioso di quanto la fondazione Its ha realizzato in questi anni e, più ancora, dei nuovi e ambiziosi progetti già in fase avanzata che Fabio Esposito sono certo porterà avanti al meglio, assieme ad altre iniziative, non ancora nate - dice Moro -. Il settore agroalimentare e quello del turismo sono fiori all’occhiello di Valtellina e Valchiavenna, ma anche di tutta la Lombardia. Se i programmi di crescita delle imprese di questi comparti saranno sostenuti dalle competenze adeguate, le ambizioni di sviluppo dei territori nel loro complesso non potranno che trarne vantaggio».

I laboratori non saranno realizzati negli spazi dell’Apf come inizialmente ipotizzato, ma in quelli dell’Istituto di Studi superiori della Fondazione Fojanini. Cinque laboratori con attrezzature all’avanguardia grazie ai fondi del Pnrr (1,780 milioni di euro) e al milione dell’Aqst messo a disposizione dalla Provincia di Sondrio che sanciscono concretamente la collaborazione con la Fojanini e i suoi tecnici.

«Inizia una nuova fase dell’Its Academy Agroalimentare - sottolinea Esposito -, che si inserirà nel solco di quanto pensato e realizzato fino a oggi, estendendo l’attenzione anche al mondo del turismo. Questi due mondi affini devono lavorare in modo sinergico, creando un binomio vincente con un vantaggio per lo sviluppo delle imprese e del territorio. La vera sfida che si apre è quella di rendersi attrattivo, soprattutto per i giovani, e da questo punto di vista i laboratori saranno un volano importante e un aiuto nel raccontare chi siamo e quali opportunità offriamo».

I cinque laboratori troveranno spazio in una struttura che sarà realizzata in continuità con la sede della Fojanini sul lato est e si occuperanno di controllo qualità per analisi chimiche e micro-biologiche, analisi sensoriale, informatica (area tematica che avrà due diversi laboratori dedicati) e uno spazio linguistico multimediale. Tutte le attrezzature e gli arredi tecnici sono già stati ordinati, mentre i lavori dovrebbero partire in autunno per concludersi entro l’anno formativo 2025.

«Grazie al nuovo Its Academy Agroalimentare - dice Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio - l’offerta formativa non solo si arricchirà ma si qualificherà ulteriormente proprio in ragione della vocazione territoriale della nostra provincia. Puntare all’eccellenza in campo agroalimentare, con grande attenzione a tutti i nuovi temi legati a questo settore, comporterà dei vantaggi in termini di maggior consapevolezza anche in campo turistico, ambientale e sociale, facendo crescere un nuovo senso di appartenenza, una nuova identità culturale. Una sfida che è possibile intraprendere solo investendo in formazione di alto livello».

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