Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 12 Giugno 2024
In provincia di Sondrio più offerta di posti
di lavoro rispetto allo scorso anno
La Camera di commercio: sono 2.680 le opportunità lavorative offerte dalle imprese nel mese di giugno e 5.840 nel trimestre giugno-agosto 2024, con un incremento di 700 unità rispetto allo stesso mese del 2023 e di 640 unità rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente
Sono 2.680 le opportunità lavorative offerte dalle imprese della provincia di Sondrio nel mese di giugno e 5.840 nel trimestre giugno-agosto 2024, con un incremento di 700 unità rispetto allo stesso mese del 2023 e di 640 unità rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, iniziativa a cui partecipa anche la Camera di commercio di Sondrio.
Nel mese in corso, come pure per il trimestre giugno-agosto, è il turismo, comprensivo di attività di alloggio, ristorazione e servizi turistici, a offrire le maggiori opportunità lavorative, con 1.400 entrate programmate, pari al 52% delle intere assunzioni previste nel mese. Seguono il commercio, che ricerca 430 lavoratori per il mese corrente e 990 entro agosto, l’industria manifatturiera (300 unità a giugno e 760 per il trimestre), i servizi alle imprese (270 unità a giugno e 600 entro agosto), le costruzioni (170 unità a giugno e 420 entro agosto) e i servizi alle persone (120 assunzioni a giugno e 370 nel trimestre).
Le opportunità lavorative sono offerte in maggioranza, nel 75% dei casi, da imprese di piccole dimensioni (1-49 dipendenti); nel 12% dei casi si tratterà di assunzioni stabili (contratto a tempo indeterminato o apprendistato) mentre nell’88% a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Si mantiene elevato il “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro. Le imprese prevedono di avere difficoltà a reperire i profili desiderati nel 53% dei casi, dato in crescita rispetto ai due mesi precedenti (46,6% a maggio e 46,3% ad aprile). La difficoltà nel reperimento del personale è ancora una volta da ricondurre alla mancanza di candidati (37,6%) più che all’inadeguata preparazione (11,3%). In particolar modo, nel comparto turistico-ricettivo, che offre le maggiori opportunità di lavoro, risultano difficili da reperire esercenti e addetti nelle attività di ristorazione nel 63,5% dei casi e addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela nel 61,4%.
Per una quota pari al 50% delle entrate viene richiesta ai candidati esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Nel mese corrente le imprese ricercano nel 45% dei casi personale con qualifica di formazione o diploma professionale (1.220 entrate previste, di cui 370 nell’indirizzo ristorazione e 260 per i servizi di promozione e accoglienza). Il 30% delle entrate sarà destinato a personale con diploma di scuola dell’obbligo (810 unità), il 20% con diploma di scuola media superiore (540 unità) e la parte residuale a personale laureato (100 unità).
Nel complesso, per il mese di giugno interessano giovani con meno di 30 anni nel 31% dei casi, percentuale in diminuzione rispetto al mese scorso (36%), soprattutto per l’inserimento in aree amministrative (37,1%).
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