Imprese lecchesi, «quattro anni
di grande crescita»
Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, è intervenuto ieri in apertura della presentazione del Rapporto innovazione Italia 2024: «C’è un’Italia che viene raccontata come un paese che non ha futuro, ultima nella maggior parte delle classifiche, con un’economia che non ha prospettiva; c’è poi un’Italia reale, che ha numeri straordinari e di grandissima importanza per tutto il Paese»
«C’è un’Italia che viene raccontata come un paese che non ha futuro, ultima nella maggior parte delle classifiche, con un’economia che non ha prospettiva; c’è poi un’Italia reale, che ha numeri straordinari e di grandissima importanza per tutto il Paese». Lo ha dichiarato Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, in apertura della presentazione del Rapporto innovazione Italia 2024, tenutasi all’Hotel Promessi Sposi ieri sera.
«Parliamo di un’Italia con un’economia che è uscita a razzo dalla pandemia, l’Italia che ha il tasso di inflazione più basso del G7, che ha appena operato il sorpasso sul Giappone, sorpasso storico della quota di export – prosegue Campanari - che batte tutti nelle dinamiche di Pil pro capite. Un’Italia che negli ultimi quattro anni è cresciuta consecutivamente per tutti i quattro anni più di Francia e Germania. Tutto questo non avviene per caso, ma grazie a riforme che sono state fatte negli anni scorsi, che hanno funzionato. In particolare, l’industria 4.0, che ha permesso alle imprese di investire grandi risorse su nuove tecnologie, nuovi macchinari e che ha permesso al paese di fare un salto quantico, migliorando la propria capacità produttiva».
«Quando si dice che il nostro Paese ha la produttività bassa – evidenzia Campanari - si fa un calderone unico di più elementi, la produttività della manifattura italiana non è uguale a quella del resto del mondo, la produttività della parte più burocratica del paese, della parte pubblica, ha dei problemi che speriamo di risolvere presto. L’innovazione tecnologica è fondamentale, da questo punto di vista».
A parlare di innovazione anche Luigi Riva, presidente di Assoconsult, che ha preso parte all’incontro sulla tenuta del Made in Italy globale e il ruolo dell’innovazione per la competitività futura, che ha anche visto una tavola rotonda a commento della presentazione del rapporto, illustrato da Alberto Antonierri, Tullio Buccellato e Andrea Gianotti: “Il Rapporto fotografa un’Italia che sta crescendo, un paese che è diventato il quarto esportatore del mondo e che individua nell’innovazione una delle leve di questo successo – commenta Luigi Riva – L’innovazione che individua nella qualità dei prodotti del made in Italy una chiave del successo».
«Infatti, prodotti ad alta qualità stanno tenendo e crescono molto di più sui mercati internazionali. Lo sguardo al futuro – prosegue - individua nell’innovazione tre fattori per l’innovazione: il primo, la cultura dell’imprenditore: gli imprenditori italiani, e in particolare lecchesi, hanno sempre avuto la cultura della dell’innovazione; ma ci sono altri due fattori su cui riflettere». Da un lato, evidenzia Riva, le dimensioni delle aziende, «perché oggi per innovare bisogna avere dimensioni, spalle molto larghe e su questo il gli imprenditori devono lavorare”; il secondo aspetto è creare un ecosistema relazionale per l’innovazione: «Non funzionano più le imprese autarchiche, ma le imprese devono aprirsi ad un sistema che vede dove le imprese devono utilizzare start-up, università, società di consulenza per individuare le leve del futuro dell’innovazione»
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