Imprese: bene servizi ed edilizia, frenano industria e commercio

Lecco

Il 2024 si chiude con un bilancio positivo per il tessuto imprenditoriale della provincia di Lecco. Secondo i dati della camera di Commercio Como -Lecco, il territorio lecchese ha registrato un saldo positivo di 64 aziende, frutto di 1.501 nuove iscrizioni (+8,9% rispetto al 2023) e 1.437 cessazioni (+13,1%). Un segnale di ripresa dopo le difficoltà degli ultimi anni, sebbene il tasso di crescita sia più contenuto rispetto ad altre realtà lombarde.

Settori in crescita e in difficoltà

Il settore che ha visto il maggiore incremento è quello dei servizi, con 184 nuove imprese (+1,8%), a conferma di una tendenza nazionale che vede un’espansione delle attività legate al terziario. Anche il comparto delle costruzioni ha mostrato segnali di vitalità, con un aumento di 36 aziende (+0,9%). Tuttavia, il settore industriale ha subito una contrazione, con una perdita di 39 imprese (-0,5%), mentre il commercio ha registrato un calo significativo di 107 unità (-2%), evidenziando le difficoltà del settore retail e della grande distribuzione.

L’artigianato tiene, Lecco prima in Lombardia

Il settore artigiano, che rappresenta una parte fondamentale dell’economia locale, ha registrato una crescita modesta ma significativa. A fine 2024, le imprese artigiane lecchesi risultano 8.194, con un saldo positivo di sole due unità rispetto all’anno precedente. Questo dato è particolarmente rilevante se si considera che molte province lombarde hanno visto una contrazione del settore. Lecco si conferma la provincia con il più alto tasso di imprese artigiane rispetto al totale (33,3%), davanti a Como e altre importanti realtà manifatturiere italiane.

La composizione delle imprese lecchesi

Per quanto riguarda la forma giuridica, cresce il numero di società di capitale (+1,9%), a scapito delle società di persone, che subiscono un calo del 3,3%. Le imprese individuali, che rappresentano oltre il 50% del totale, segnano una leggera crescita dello 0,7%, evidenziando come l’imprenditoria individuale rimanga una delle modalità preferite per avviare nuove attività.

Imprese giovanili, femminili e straniere

Le imprese giovanili rappresentano l’8,5% del totale, con un calo dell’1,8% rispetto all’anno precedente, un dato in controtendenza rispetto alla crescita generale. Al contrario, le imprese femminili aumentano dello 0,9%, raggiungendo il 21% del totale, un dato superiore alla media regionale. Le imprese straniere registrano un aumento significativo (+9,1%), attestandosi al 9,1% del totale, un dato inferiore alla media lombarda ma comunque in espansione.

Lecco città: una crescita contenuta

Nel capoluogo, il numero di imprese è cresciuto dello 0,4%, con un saldo positivo di 20 aziende. Il settore artigiano ha registrato un incremento più marcato (+1,4%), trainato principalmente dalle attività manifatturiere e dei servizi. Tra i comuni più grandi della provincia, spiccano i risultati positivi di Calolziocorte (+1,7%) e Merate (+0,3%), mentre Casatenovo e Valmadrera hanno registrato un calo rispettivamente del 1,7% e 1,3%.

Uno sguardo al futuro

Nonostante alcune difficoltà , il tessuto imprenditoriale lecchese si conferma quindi dinamico e in ripresa. La crescita del settore dei servizi e delle costruzioni, insieme al consolidamento dell’artigianato, sono segnali incoraggianti. Tuttavia, le difficoltà del commercio e il calo delle imprese giovanili suggeriscono la necessità di politiche mirate per supportare la digitalizzazione e l’innovazione delle aziende, rendendo il territorio ancora più attrattivo per nuove iniziative imprenditoriali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA