Economia / Sondrio e cintura
Domenica 06 Ottobre 2013
Impianti di sci chiusi
“Caspoggio c’è” bussa
anche al Pirellone
Il Comitato ha presentato giovedì la questione ai funzionari della Direzione regionale allo sport - «Nessun impegno, ma hanno mostrato interesse»
E’ approdata in Regione la vicenda relativa al rilancio della seggiovia di Caspoggio. Giovedì, infatti, tre membri del Comitato “Caspoggio c’è”, Danilo Bruseghini, suo presidente, Oscar Pegorari e Achille Tettamanti, membri del direttivo, sono stati ricevuti da quattro funzionari della Direzione regionale allo sport fra cui Stella Contri e Gianalberto Scrivani, cui hanno raccontato per filo e per segno lo stato dell’arte.
«Devo ammettere che non pensavamo di trovare un simile ascolto - dice Bruseghini -, invece, ci siamo trovati di fronte persone veramente intenzionate a capire cosa stesse succedendo. Ad indirizzarci in Regione è stato Giorgio Riva, di Lecco, membro del direttivo del Comitato e vicino all’assessore Rossi».
«E’ stato lui - aggiunge - ad incitarci a chiedere un incontro in Regione, fosse stato per noi, forse, non ci avremmo pensato, oppure, ci sarebbe parso un passo troppo lungo per noi, invece, ne valeva davvero la pena». Anche se nessun impegno è stato preso, in quella sede, dai funzionari regionali, come era prevedibile, quel che importa ai membri del Comitato è il fatto di aver trovato qualcuno che si sia mostrato davvero interessato al problema.
«In tutte queste settimane - afferma Bruseghini - a parte l’interessamento di Marco Negrini, assessore al turismo dell’Unione, che ringraziamo pubblicamente per aver creduto parecchio in noi, per il resto abbiamo sempre dovuto lottare con le unghie e coi denti. Invece, lì, negli uffici regionali ci siamo finalmente sentiti capiti. I funzionari hanno voluto sapere tutti i dettagli, hanno visionato i documenti, hanno apprezzato il ruolo di raccordo del Comitato fra la cittadinanza, i residenti e i turisti. Abbiamo anche spiegato che il paese non ha altra infrastruttura sportiva. Dopodichè, se son rose fioriranno. I funzionari ci hanno detto che avrebbero approfondito l’argomento e che si saremmo risentiti più avanti». Non che Bruseghini e i suoi sperino in chissà quale provvidenza.
Semplicemente, non intendono perdere alcuna occasione utile a trovare una soluzione per il loro paese.
«Nonostante l’esito nefasto della riunone di lunedì - aggiunge Oscar Pegorari - noi siamo ancora qui». «Il Comitato va avanti - prosegue Pegorari - con il proprio lavoro, convocherà, probabilmente, una terza assemblea con residenti e turisti sotto Natale, e si attiverà, come propostoci da Marco Negrini, per organizzare manifestazioni invernali capaci di sollevare un po’ le sorti del paese. Mi si permetta, però, di aggiungere anche che, in questa partita, è mancato qualcosa. E mi riferisco alla presidenza dell’Unione della Valmalenco che avrebbe potuto imprimere una svolta alla trattativa e che, invece, è apparsa defilata. Questo ci ha fatto molto male e non porta certo acqua al mulino della futura fusione della Valmalenco in Comune Unico».
Di «esperienza che allontana le persone dalle istituzioni, dalla politica» parla anche Achille Tettamanti che, aggiunge, «i rappresentanti degli enti ci hanno coperti di complimenti e pacche sulle spalle, ma, poi, si sono arroccati dietro normative e regolamenti. Una posizione che condivido solo in parte».
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