Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 30 Marzo 2017
Impianti di risalita e piste da sci
Arriva il sostegno della Regione
La giunta accoglie la proposta arrivata dall’assessore Rossi definendo i criteri relativi ai contributi a fondo perduto.
La Regione definisce i criteri di assegnazione dei contributi a fondo perduto per il sostegno della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci con impianti di innevamento artificiale per un totale di un milione 800mila euro tra 2017 e 2018.
È di ieri la delibera della giunta che ha accolto la proposta dell’assessore allo sport e politiche per i giovani Antonio Rossi: «Una grande opportunità per Sondrio – l’ha definita l’assessore -. Gli impianti di risalita e le piste da sci rappresentano un importante fattore di competitività economica della provincia valtellinese, elemento turistico di traino soprattutto nel periodo invernale, una rilevante fonte di occupazione per i comprensori montani».
«Le società di gestione degli impianti di risalita hanno sostenuto negli anni costi di gestione crescenti per garantire un adeguato livello di innevamento artificiale. Questo provvedimento, venendo incontro alle esigenze degli operatori del territorio, rappresenta una grande opportunità per la provincia di Sondrio».
A sostegno della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente, la Regione mette a disposizione un milione 800mila euro di cui 400mila nel bilancio 2017 e la parte restante in quello del 2018. Tra i beneficiari ci sono soggetti pubblici e privati, che alla data della presentazione della domanda, siano gestori di impianti di risalita e di piste da sci presenti sul territorio lombardo, potranno ricevere un contributo massimo di 125.000 euro. Tra le spese ammissibili ci sono i consumi di energia elettrica, carburante dei mezzi per la battitura delle piste e per l’approvvigionamento idrico per la produzione di neve programmata.
«Con questo provvedimento si prosegue la strada iniziata con i bandi del 2013 e 2015. Allora abbiamo aiutato i proprietari ad ammodernare le infrastrutture offrendo un servizio al passo con i tempi, che ha permesso alla Lombardia di essere leader nel settore. Oggi aiutiamo i gestori nella loro azione quotidiana di contenimento dei costi, partendo dalla consapevolezza che salvare un impianto vuol dire salvare un’intera vallata, salvaguardando posti di lavoro e identità. Speriamo - ha commentato Rossi - di poter implementare questi fondi arrivando al tetto massimo di 5 milioni».
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