Economia
Lunedì 16 Febbraio 2009
Il trasloco Icam
<Serve un confronto>
Sul trasferimento della fabbrica di cioccolato da Lecco a Orsenigo, il sindacato chiede l'istituzione di un tavolo per risolvere i problemi di trasporto dei lavoratori
Da Lecco ad Orsenigo sono circa trenta chilometri di distanza che, secondo il sindacato, non devono impedire ai 250 lavoratori (290 considerando gli interinali) di mantenere il loro posto di lavoro.
E così il sindacato non ha intenzione di farsi trovare impreparata.
Tanto più perché a dicembre l’azienda aveva già annunciato che i lavori di edificazione del nuovo stabilimento Icam erano già arrivati al tetto. Insomma, manca poco, a giugno 16 lavoratori saranno trasferiti a Orsenigo: «Si tratta degli addetti ai semilavorati di cioccolato, più gli addetti agli impianti tecnologici – spiegano Tore Rossi della Cgil e Alessandro Stucchi (Nella foto) della Cisl – Nei primi mesi del 2010 avverranno altri trasferimenti che interessano i reparti modellaggio e confezionamento e gli uffici. Ed entro la fine del 2011 anche il magazzino verrà trasferito. A marzo incontreremo la proprietà, ed inizieremo a discutere delle prospettive e delle opportunità per mantenere l’occupazione e favorire il trasferimento quotidiano dei lavoratori da Lecco ad Orsenigo».
L’azienda infatti ha tutto l’interesse a non perdere la propria forza lavoro, preparata e addestrata al lavoro da svolgere. «E lo stesso vale per i dipendenti, che in un momento di crisi economica, devono salvaguardare il proprio posto di lavoro. Ci sediamo al tavolo con l’obiettivo di trovare un accordo che riesca a soddisfare le diverse esigenze». Così i sindacati hanno invitato i sindaci dei comuni coinvolti (Lecco ed Orsenigo) e l’amministrazione provinciale di Lecco, ad aprire un tavolo concertativi, per mettere a disposizione dei lavoratori un servizio di trasporto pubblico.
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