Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 07 Gennaio 2015
Il Tar sospende l’Imu sui terreni agricoli
Il ricorso presentato dall’Uncem al tribunale del Lazio contesta il criterio dell’altitudine dei municipi. La norma confligge con il riconoscimento di zona montana alla provincia di Sondrio nella legge Delrio.
Sull’Imu per i terreni agricoli i Comuni di Valtellina e Valchiavenna ora guardano alle decisioni del Tar del Lazio: per adesso sul decreto che detta i criteri di applicazione dell’imposta c’è una sospensiva, poi entro il 21 gennaio arriverà la decisione definitiva. E fra i punti contestati dal Tribunale amministrativo regionale c’è proprio quel criterio dell’altitudine della sede municipale che aveva scatenato le proteste degli enti locali dei territori montani, con i Comuni della provincia di Sondrio infuriati per un provvedimento che secondo molti sindaci fa a pugni con la “specificità montana” riconosciuta al territorio dalla legge Delrio.
A chiamare in causa il Tar del Lazio impugnando il decreto è stata l’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni e degli enti montani, che per voce del presidente Enrico Borghi in questi giorni ha reso pubblica la prima decisione dell’organo di giurisdizione amministrativa. «Il Tar contesta il meccanismo dell’altitudine della sede del municipio individuata come criterio per il pagamento - ha spiegato Borghi -, con un pronunciamento che conferma le ragioni per le quali si era chiesto al governo di riprendere in mano la questione evitando di scaricarla su contribuenti e Comuni. La decisione in via definitiva sarà presa dal Tribunale amministrativo entro il 21 gennaio».
Una data e un responso che interessano, si sa, numerosi enti locali della provincia di Sondrio: in base al decreto ora sospeso dal Tar, come si ricorderà, l’esenzione dal pagamento dell’Imu sui terreni agricoli resta generale solo nei Comuni sopra i 600 metri di quota, mentre al di sotto di questa “soglia” sono esclusi dal pagamento solo i terreni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali.
Altitudine “al centro”, quindi misurata nel punto in cui si trova il municipio, il che esclude dall’esenzione totale 50 Comuni sui 78 di Valtellina e Valchiavenna. Un mese fa dal governo erano arrivati il rinvio del pagamento dell’imposta a giugno di quest’anno e la promessa di rivedere i criteri di applicabilità, ora nuovi sviluppi potrebbero arrivare dal Tar. Ma l’Uncem ha intenzione di portare avanti il dibattito sulla questione anche nelle sedi politiche, hanno spiegato dall’associazione degli enti montani, partendo dall’incontro fra l’Intergruppo parlamentare per la montagna e gli amministratori delle “terre alte” in calendario per lunedì a Roma.
E anche il senatore valtellinese della Lega Jonny Crosio, da subito molto critico sulle novità in merito all’Imu per i terreni agricoli, promette iniziative sull’argomento nelle prossime settimane: «Vedremo come procederà questa vicenda, ovviamente a decidere sarà il Tar - ha commentato ieri Crosio -, ma di certo faremo altri passi per far togliere questo provvedimento, parte di una sorta di accanimento sulle zone montane, fra aumento dell’Iva sui pellet e decisioni sui combustibili da riscaldamento. Se quel meccanismo resterà, invece, faccio mia la proposta che il collega senatore Arrigoni ha lanciato ai sindaci dei centri montani: trasferiscano la sede legale del municipio in qualche fabbricato comunale a quota superiore ai 600 metri. Magari in un bell’alpeggio, come gesto simbolico».
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