Il meteo incerto blocca anche i consumi a Sondrio

L’estate che non arriva pesa sui commercianti. Gravemente danneggiate le vendite delle collezioni primavera/estate

Non solo ripercussioni sul turismo in montagna, l’incertezza del meteo blocca anche i consumi. L’estate che non arriva pesa sui commercianti che mai come i questa stagione, tolti gli anni del Covid, e complice il potere d’acquisto delle famiglie sempre più basso, stanno vivendo momenti di grande difficoltà. Al punto da spingere nei giorni scorsi la Fismo Confesercenti Lombardia a chiedere all’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi la possibilità di posticipare l’avvio dei saldi, fissato al 6 luglio.

La stagione primaverile, caratterizzata da temperature fredde e meteo incerto, e questo inizio d’estate lontana dal caldo hanno infatti gravemente danneggiato le vendite delle collezioni primavera/estate. Gli imprenditori del settore moda sono preoccupati per le difficoltà della filiera: molti negozi arrivano ai saldi in condizioni critiche. Per questo Confesercenti Lombardia oltre al posticipo dell’inizio dei saldi, per ripristinare la corretta stagionalità nelle vendite, tema di cui peraltro si discute da tempo, ha chiesto anche interventi mirati a favore del settore retail moda.

Sul posticipo delle vendite scontate, al via in tutta Italia lo stesso giorno deciso dalla conferenza Stato Regioni, però non sembrano esserci novità. Così dicono almeno dall’assessorato lombardo. E d’altra parte, come sottolinea Confcommercio Sondrio, sarebbe complicato bloccare tutto adesso, quando ormai i negozianti si sono organizzati. Basti pensare che sia a Morbegno che a Tirano l’Unione commercio ha organizzato la notte dei saldi.

Restano però le difficoltà del comparto testimoniate anche dai dati dell’Osservatorio permanente Confimprese-Jakala sull’andamento dei consumi che a maggio in Lombardia indicano un -3,1% rispetto allo stesso mese del 2023 soprattutto a causa della variabile meteo, che ha scoraggiato gli acquisti e i flussi turistici, anche degli stranieri, nonostante l’inflazione si sia mantenuta sugli stessi livelli di aprile a +0,8%.

«Il mese di maggio - segnala Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese - conferma il trend di debolezza dei consumi registrato da inizio anno. Il ridotto potere di acquisto dei consumatori continua a orientare scelte di riduzione degli atti di acquisto e degli scontrini medi tramite la ricerca della convenienza».

Le ripercussioni di famiglie sempre più povere e di un meteo che non incoraggia agli acquisti si riverbera sui negozianti. Il trend a Sondrio non è migliore che altrove. «Il clima influenza indubbiamente le decisioni di acquisto - dice Gianfranco Bassi della pelletteria storica Ragazzoni -. Nel nostro caso, ad esempio, sono ferme le vendite dei sandali, fortunatamente abbiamo anche tanti articoli che non sono stagionali».

«Il momento è difficile, molto duro - ammette Christian Senini del negozio di abbigliamento On off -. Una stagione come questa è per noi devastante, considerando anche che che arriviamo da un passato non esattamente roseo. Prima c’è stato il Covid, poi le guerre con l’aumento dei costi e adesso anche le condizioni meteorologiche. Arriviamo da un inverno caldo che però si è inoltrato fino a primavera, cancellando di fatto quella stagione, e adesso l’estate inesistente completa il disastro. Non è facile». Anche perché, lamentano, i commercianti non hanno alcuna tutela a livello nazionale. «Avremmo bisogno di aiuti di Stato come l’agricoltura in questo momento» dice Senini

I saldi che certo non rappresentano la panacea dei mali del commercio, possono però aumentare un po’ le vendite seppur diminuendo i ricavi dei negozianti. Di certo, è il commento pressoché unanime dei negozianti, chiamarli saldi di fine stagione ha poco senso. Soprattutto quest’anno in cui la stagione estiva non è ancora mai iniziata. «Noi però vogliamo essere positivi - conclude Senini - anche perché viviamo in una città che è una cartolina e qualcosa in più vorrà darci».

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