Economia / Lecco città
Sabato 02 Novembre 2024
Il marchio “Miele lariano” garanzia
di qualità a tutela di consumatori e imprese
La Mostra dell’Artigianato in corso a Lariofiere di Erba fino a domani ha ospitato un convegno per fare il punto sull’apicoltura del nostro territorio
Un marchio di qualità per il miele prodotto nelle province di Como e Lecco. Questa mattina la Mostra dell’Artigianato in corso a Lariofiere fino a domani ha ospitato un convegno organizzato dagli apicoltori locali, per presentare a produttori e consumatori il marchio “Miele Lariano” e fare il punto sullo stato dell’arte dell’apicoltura. L’associazione degli apicoltori ha anche promosso un laboratorio tematico per i bambini.
«L’obiettivo del convegno - dice Giancarlo Costenaro, presidente dell’Associazione produttori apistici delle province di Como e Lecco - è far conoscere il marchio Miele Lariano di proprietà dell’Apacl e dei suoi apicoltori. Il marchio serve a tutelare e far conoscere il valore dei nostri mieli: sul territorio abbiamo valli e pianori quasi esenti dal consumo di concimi, fertilizzanti e pesticidi che vengono utilizzati largamente nell’agricoltura intensiva. Questo rende il nostro prodotto di alta qualità e genuino». Da far conoscere sono anche le diversità dei mieli presenti sul mercato. «I mieli locali sono di qualità maggiore rispetto a tanti esteri. Per gli apicoltori il marchio Miele Lariano comporta il rispetto di un protocollo molto rigido, con alti parametri di qualità. Far conoscere il marchio al di fuori dei nostri territori, intercettando i tanti visitatori che arrivano sul Lario da tutto il mondo, può avere un riscontro importante anche sotto il profilo turistico».
Il convegno è stato moderato da Mario Colombo, docente alla facoltà di scienze agrarie dell’Università degli Studi di Milano. I relatori hanno toccato diversi temi, a partire dal legame tra il miele e il territorio: «La qualità - ha spiegato la melissopalinologa Carla Gianoncelli - dipende da molti fattori quali la composizione del suolo, il clima, la varietà di essenze e la sapienza tecnica che gli apicoltori hanno sviluppato in una determinata zona. Il miele lariano racconta la storia e l’evoluzione dei suoi apicoltori».
Il territorio lariano in sé, poi, è di indubbio valore. «Ci sono colline moreniche e i primi monti prealpini, una vegetazione spontanea varia alternata a zone entropizzate con vegetazione ornamentale, il lago che mitiga i rigori invernali e permette lo sviluppo di piante che hanno aspetti di mediterraneità». Valeria Leoni, dottoranda in scienze ambientali, ha tracciato un profilo delle api e della loro vita in comunità intelligenti. «Il cambiamento climatico - ha detto - sta impattando sulla vita delle api, che sono delle sentinelle naturali delle modifiche in atto nell’ecosistema. Se una tempesta scopre i boschi esistenti, la natura li ricopre con altre essenze e le api esploratrici (specializzate nell’individuare le diverse essenze sul territorio) sono costrette a cercare altre tipologie vegetative».
Fatima Perez, esperta in analisi sensoriale, ha raccontato come funzionano le degustazioni e le caratteristiche comuni ai mieli lariani. «Dobbiamo imparare a conoscere i nostri prodotti e le differenze rispetto ad altri mieli - ha detto - per poi parlarne con i consumatori. Il miele è prodotto dalle api, ma anche noi come apicoltori dobbiamo metterci la faccia e le nostre conoscenze per dare un valore aggiunto al prodotto».
In chiusura si è tornati a parlare dell’importanza del marchio sotto il profilo economico. Silvia Buzzi, consulente di marketing, ha ricordato che «più persone vedono un marchio, più sapranno riconoscerlo e saranno propensi ad acquistare quel miele in futuro per familiarità percepita. Il marchio è garanzia di fiducia, reputazione e valore, trasmette un’idea di autenticità determinante per favorire la propensione all’acquisto». Niente va lasciato al caso. «Dal packaging all’etichetta, tutto concorre a trasmettere un messaggio al consumatore. Poter esporre sulla confezione un marchio di qualità come Miele Lariano è una garanzia per tutti». La sfida resta quella di far conoscere quel marchio a un pubblico il più ampio possibile: il convegno di ieri, nell’ambito della Mostra Artigianato, è stato un passo importante.
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